«Un privilegio, per il Mozambico, che assieme a Maurizio e Madagascar è una delle ‘periferie’ del Continente». Padre Claudio Dalla Zuanna, Vescovo di Beira, commenta così la visita che Papa Francesco farà a Maputo, capitale del Mozambico, nei prossimi 4, 5 e 6 settembre, nell’ambito del viaggio apostolico che toccherà anche Madagascar e Maurizio e si concluderà il 12 settembre.«Il viaggio – prosegue Dalla Zuanna, 60 anni e originario della Provincia di Vicenza – è in linea con le scelte fatte dal Papa nel suo Pontificato, in cui ha rivolto molta attenzione alle periferie. Rappresenta anche l’opportunità per il Paese di apparire sui media, son convinto che in Europa non tutti sappiano dove si trova il Mozambico». L’ultima occasione che il Paese dell’Africa orientale ha avuto per balzare all’attenzione dei media è stata, purtroppo, quando il 14 marzo scorso un tremendo ciclone si è abbattuto proprio su Beira, provocando vittime e danni nella città e nell’entroterra.
«Il viaggio del Papa era stato organizzato da tempo, ma l’annuncio ufficiale è avvenuto a pochi giorni dall’uragano – commenta il Vescovo -. Per molti, a Beira, il viaggio è stato interpretato come una visita nei luoghi colpiti dal ciclone. Sapere che il Papa non verrà ha lasciato delusi molti, ma sicuramente il Papa avrà occasione di parlare anche di quanto avvenuto a Beira. Siamo nel suo cuore, lo ha dimostrato ricordando l’uragano durante uno dei suoi Angelus e sostenendo concretamente la popolazione». Dalla Zuanna è convinto che il Papa farà riferimento all’uragano anche perché questo gli darà occasione di toccare un altro dei temi che più gli stanno a cuore, dopo le periferie: «la cura della casa comune. Il ciclone Idai non ha avuto precedenti nella storia dell’Africa, e lo stesso si può dire per il ciclone Kenneth che si è abbattuto sul Paese poche settimane dopo, in un’area meno abitata».