Il Virus Cinese tra previsioni, profezie e fake news

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In questi giorni gira sui social una famosa copertina della Domenica del Corriere del 1962 (n.50) con la scritta: “Così si immaginava il 2022. Impressionante!”. La copertina ritrae innumerevoli persone che circolano per le strade di una città con una mini autovettura con una cupola trasparente in vetro “protettiva”. Una previsione di come saremo andati in giro a causa di un potente virus o di una epidemia? In realtà non si tratta di una profezia, ma di un’ipotesi su “come potrebbe essere alleggerito il traffico nelle città in futuro”, come spiegato nella copertina. “Anzichè utilizzare delle ingombranti autovetture, si potrebbero realizzare delle minuscole auto monoposto” spiega la didascalia. L’illustrazione, realizzata da Walter Molino, riguardava semplicemente la futura soluzione agli ingorghi metropolitani, grazie a delle auto chiamate “singolette”, un mezzo a metà strada tra la Smart e il Segway, immaginato 58 anni fa.

Per quanto riguarda le “profezie” sul Coronavirus, già ai primi di marzo 2020 circolava il testo di un capitolo del libro “Profezie” (pubblicato nel 2006 da Mondadori) della medium e scrittrice statunitense Sylvia Brown, morta nel 2013, che recitava: “Entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a causa di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite, che attaccherà sia i polmoni, sia i canali bronchiali e sarà refrattaria ad ogni tipo di cura […]”.

Anche lo scrittore statunitense Dean Koontz, nel 1981, nel suo romanzo “The Eyes of Darkness” aveva raccontato la storia di un virus chiamato WUHAN-400 prodotto da un laboratorio cinese come arma batteriologica.

Per non parlare di Nostradamus, che sembra avere previsto la pandemia in una delle sue sestine… O delle attuali complesse teorie dei “complottisti” che circolano nelle ultime settimane.

E Bill Gates? Nel marzo 2015 dichiarò: “Un virus sconosciuto ci ucciderà. La prossima guerra che ci distruggerà non sarà fatta di armi, ma di batteri. Un virus sconosciuto potrebbe uccidere nei prossimi anni milioni di persone e causare una perdita finanziaria di 3mila miliardi in tutto il mondo”.

In tutti questi indizi non si conosce il limite tra chiaroveggenza, fantasia e “pronostici” pressochè basati sulla razionalità o sulle informazioni a disposizione in passato. Ma quel che è certo è che il virus c’è e non si è ancora trovato un modo per debellarlo.