“Il Virus un castigo di Dio? No. Liberatevi da questi pensieri e abbiate speranza” è il messaggio dei presbiteri di Cornedo agli ospiti di Casa Tassoni

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I sacerdoti operanti a Cornedo hanno inviato una lettera agli ospiti e agli operatori della Casa di riposo “Tassoni” del paese. Alcuni anziani ospiti, spaventati dal Coronavirus, lo hanno definito “un castigo di Dio”. Altri hanno affermato: “il Signore si è stufato di noi”. E così il Parroco don Claudio Bassotto, il viceparroco don Simone Bonello e i presbiteri don Lino Sette e Padre Evelino Basili hanno scritto loro una risposta.

“Queste sono immagini distorte, errate di Dio- scrivono i sacerdoti-, che non vuole il nostro male, altrimenti non ci avrebbe nemmeno creati. Cari ospiti preghiamo assieme affinché i nostri cuori siano purificati, liberati da questi falsi pensieri. Sono sicuro che con l’aiuto di Dio e insieme riusciremo ad uscire da questa situazione difficile. Il Signore, ne siamo certi, fa la sua parte, noi dobbiamo fare la nostra seguendo le numerose disposizioni restrittive date dal Governo e dai Vescovi. É difficile, lo so, ma se le seguiamo riusciremo ad abbattere il virus. Questa vicenda rimarrà certamente per sempre impressa in noi. Credo però, che quando sarà finita riscopriremo ancor di più il regalo bello e prezioso della vita, ringraziando vivamente il Signore per quello che siamo e saremo senza lamentarci”.

La Casa di Riposo “Tassoni” è una struttura per anziani non autosufficienti che, da 38
anni, rappresenta un punto di riferimento per la popolazione adulta ed anziana di
Cornedo. La casa ospita, complessivamente, 105 persone e fornisce servizi sia
residenziali che semi residenziali.

A fine febbraio la struttura ha iniziato ad affrontare l’emergenza legata alla diffusione del virus covid-19 ed ha dovuto sospendere le iniziative già avviate, come il Corso di Yoga e quelle in partenza: l’Over Book, la prima rassegna letteraria di Casa Tassoni ed il Corso di Armonia Posturale.

“Le energie del personale della struttura, ad oggi, sono impegnate internamente, nel far sì che il virus rimanga fuori dalla struttura il più a lungo possibile e per salvaguardare la salute dei nostri residenti- spiega la direttrice Laura Lizza-. Questo non senza sacrifici, da parte dei famigliari e degli ospiti, che da più di un mese non si possono abbracciare, che da parte del personale: tutti i dipendenti stanno lavorando moltissimo per garantire un isolamento il più sereno e tranquillo possibile. Gli sforzi stanno dando degli ottimi risultati,
in termini di benessere, tranquillità e speranza. L’equipe sta garantendo agli ospiti e alle loro famiglie, modalità di comunicazione alternative, come le telefonate e le video chiamate attraverso Skype e WhatsApp. Il momento di emergenza, di difficoltà e di messa alla prova, anche economica, non ci impedisce di sperare e programmare per il prossimo futuro”.

Casa Tassoni sta infatti progettando di rendere la vita degli ospiti sempre più qualitativa con nuovi spazi più grandi, confortevoli ed accoglienti.

 

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