“Il voto delle donne, la storia di un diritto illustrata dai francobolli”, mostra filatelica alle Poste Centrali di Bassano del Grappa fino al 31 dicembre è stata presentata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’esposizione è stata ideata da Chiara Simon, curatrice del Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste in collaborazione con Simonetta Freschi, Ester Pacor, Camilla Pasqua.
Il percorso espositivo illustra attraverso una trentina di pannelli il faticoso cammino percorso dalle donne negli ultimi due secoli per ottenere il diritto al voto in diversi Paesi d’Europa e del mondo, con un approfondimento dedicato all’Italia. I passaggi più significativi di questo percorso vengono sottolineati dalle riproduzioni delle emissioni filateliche dedicate al tema nelle varie nazioni.
Si inizia con la Francia del XVIII secolo dove la scrittrice Olympe de Gouges pubblica, nel 1791, «La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina». Una partenza in salita, visto che proprio a causa di questo suo impegno sociale la de Gouges verrà ghigliottinata qualche anno dopo. Ma sono le donne della Nuova Zelanda a conquistare per prime, nel 1893, il diritto di voto, in anticipo anche sulle australiane (1894-1902), inglesi (1918) e statunitensi (1920). All’estremo opposto dell’arco temporale c’è invece l’Arabia Saudita che ha legittimato il suffragio femminile tra il 2011 e il 2015. In Europa il percorso di crescita ebbe inizio nel profondo nord, in particolare nel Granducato di Finlandia, che, nel 1906, riconobbe alle donne anche il diritto di eleggibilità. L’anno successivo fu il turno della Norvegia. Negli anni successivi il processo ha interessato anche il resto d’Europa, concentrandosi soprattutto nella seconda decade del secolo. La mostra dedica inoltre una specifica sezione alle vicende italiane, prima e dopo il 1945.
Sono molte le sorprese che emergono guardando la mappa del mondo disegnata attraverso le date di legittimazione del suffragio femminile. Ad esempio, Sud Africa, Kenya, Zimbabwe, Azerbaigian, Kirghizistan hanno raggiunto l’obiettivo prima di molte realtà europee. Significativo il caso della Svizzera che “taglierà” questo traguardo solo nel 1971.
L’esposizione è visitabile fino al 31 dicembre, durante il normale orario di apertura dell’ufficio: dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05, e il sabato fino alle 12.35.
“Con Il voto delle donne Poste Italiane conferma il proprio impegno al fianco delle donne con una serie di scelte per il sostegno economico e l’integrazione sociale, grazie ad una cultura aziendale libera da stereotipi di genere. In particolare, sostenendo il 100% della retribuzione nei cinque mesi di maternità e durante il congedo e annullando le differenze di genere nella retribuzione. Poste Italiane è in prima fila per il sostegno alle donne anche attraverso attività di sensibilizzazione e il programma di inclusione lavorativa per le donne uscite dai centri antiviolenza”.