Imballaggi Veneto, Il Sole 24 Ore: “Con le nuove regole a rischio la filiera”

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Un convegno sul nuovo regolamento UE sugli imballaggi è in programma in Veneto, domani giovedì 22 febbraio 2024. Lo ha organizzato a Treviso il Gruppo gomma plastica di Confindustria Veneto Est (Venezia, Padova, Rovigo e Treviso, ndr), in collaborazione con Confindustria e Unionplast.

Sul tavolo dei lavori l’impatto sull’industria del nuovo regolamento europeo sul settore atteso dai passaggi in Parlamento, Consiglio e Commissione Ue atteso a breve. È tutta l’industria italiana a guardare con apprensione alle nuove regole, ma in Veneto in particolare gli imballaggi chiamano in causa il settore appunto della gomma-plastica, essendo la seconda regione, dopo la Lombardia, con oltre 1.500 imprese (il 13% del totale nazionale), 26.800 addetti (14,6%) e 7,8 miliardi di euro di fatturato (13,9%).

Dati e ragionamenti affrontati questa mattina dalle pagine de Il Sole 24 Ore, partendo dalle parole di Simonetta Tiberto, presidente del Gruppo gomma plastica di Confindustria Veneto Est: “L’orientamento che il Consiglio Ambiente dell’Unione europea ha approvato a dicembre – ha spiegato – va contro l’approccio di buon senso votato dal Parlamento europeo lo scorso novembre, ma soprattutto annullerebbe decenni di investimenti fatti dalle imprese per la creazione di un modello italiano di economia circolare che, con il 72% dei rifiuti da imballaggio riciclati, è leader a livello internazionale”.

Gli imprenditori sono preoccupati dal fatto che l’UE propende per il riuso invece che sul riciclo. Gli occhi degli imprenditori sono quindi tutti puntati al Trilogo del 4 marzo: “Rinnoviamo l’appello al governo e agli europarlamentari a far fronte comune, anche con altri Stati membri, per evitare che venga affossato il nostro modello di circolarità degli imballaggi e per una sostanziale rivisitazione del provvedimento, con un maggiore equilibrio e flessibilità – dice la presidente –. Ne condividiamo gli ambiziosi obiettivi ambientali, ma vanno raggiunti insieme al mondo imprenditoriale, non contro“.

Fonte: Il Sole 24 Ore