Imbrattato il Senato con vernice arancione: fermati cinque attivisti di Ultima Generazione

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Questa mattina il Senato della Repubblica è stato imbrattato nel corso del blitz di un gruppo di ambientalisti di Ultima Generazione. È stata lanciata della vernice sulla facciata, interessando in particolare alcune finestre e un portone.

Gli attivisti che hanno compiuto il gesto vandalico a palazzo Madama sono stati bloccati dai carabinieri e portati negli uffici della Questura. L’indagine su quanto accaduto è condotta dalla Digos con l’ausilio dei carabinieri.

In una nota, gli attivisti rivendicano il blitz, spiegando che alla base del gesto c’è “la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.

Il Senato è stato imbrattato all’esterno con vernice arancione, spruzzata con degli estintori: “Un leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – hanno aggiunto gli autori rivendicando il gesto -, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che ‘la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio. Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica‘.

Ultima Generazione chiede di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale (leggi qui)”.

Nei mesi passati i sostenitori di Ultima Generazione si sono segnalati per azioni eclatanti, l’ultima in ordine cronologico quella di oggi, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e del governo sulle loro istanze. Oltre all’imbrattamento di alcuni luoghi simbolo (vedi Teatro alla Scala di Milano) le azioni di UG hanno riguardato l’interruzione della viabilità in alcune città italiane.

In Veneto, per citare un caso, gli attivisti hanno recentemente bloccato il traffico presso il Ponte della Libertà di Venezia, sedendosi sull’asfalto della carreggiata. Quasi sempre questo genere di proteste ha generato commenti contrariati e reazioni rabbiose, ad esempio degli automobilisti impossibilitati a procedere.

“Ma perché non andate mai da chi comanda?” è la frase che quasi sempre si sono sentiti rivolgere – raccontano i componenti stessi di Ultima Generazione, che preferiscono etichettarsi come “cittadini e cittadine” -. Oggi, secondo il loro parere, è proprio questo che avrebbero fatto.