“La Digos – ci scrive Francesco Lovo (Risorgimento Socialista e Potere al Popolo Vicenza) – ha sequestrato questo striscione su Salvini a Mantova ad una attivista di Libera che era in piazza a contestare il leader della Lega. Cosa ci sarebbe di offensivo?! Nulla. Allora ci pensiamo noi a pubblicarlo ovunque?? Vediamo se ce lo sequestrano pure qui!”.
Noi lo pubblichiamo e chiediamo se possiamo pagare anche noi i danni impostici dalla sentenza del dr. Giglio pro Donazzan in 70 anni, a rate, senza interessi come è stato concesso dallo… Stato al partito del vice premier per soldi ricevuti e spesi illecitamente.
Ci direte: “ma voi, anche se non per soldi rubati ma per aver usato il suo linguaggio, dovete pagare una privata cittadina” ancorché stipendiata dai cittadini!
Giusto, allora chiederemo la dilazione se altri giudici avranno il coraggio di condannarci a pagare la Regione, che è pubblica ed è governata da un leghista, salviniano anche lui, come Luca Zaia, che ci chiede 410.000 euro non per restituire soldi ai veneti ma per aver raccontato a loro un’inchiesta sui fondi per la formazione (circa 100 milioni di euro all’anno di provenienza europea) distribuiti dal suo ente e della sua assessora facendo accendere i fari della procura di Venezia sulle modalità di assegnazione e controllo.
In caso contrario, se, cioè; i leghisti di palazzo Balbi metteranno altri… fiori nei loro cannoni, ci toccherà solo sperare che la Digos non ci sequestrerà uno striscione scritto nella Costituzione: “La legge è uguale per tutti“!.