“Matteo Salvini vuole capire la lezione? I messaggi di insofferenza e di odio nei confronti degli stranieri, che continua a trasmettere con le sue sortite, generano un sentimento pericoloso che si diffonde nel Paese. E’ di oggi 27 luglio la notizia che a Cassola un signore ha sparato un colpo dal terrazzo di casa ed ha ferito un operaio che lavorava nei pressi. Guarda il caso, l’uomo colpito, di origine capoverdiana, lavora per una ditta di impianti elettrici. Era a circa 7 metri di altezza, sulla pedana mobile. La dinamica dell’episodio ricorda quella che ha causato il ferimento di una bimba nomade a Roma.”
La Senatrice Daniela Sbrollini ricorda che si tratta dell’ultimo della serie che vede nell’ultimo mese e mezzo ben sette episodi di immigrati colpiti con armi ad aria compressa.
“A Caserta – sottolinea la Senatrice – due ragazzi maliani sono stati feriti da una banda al grido di “Salvini, Salvini“.
Il Ministro dell’Interno, a cui compete l’onere di garantire la sicurezza di tutte le donne e gli uomini che vivono nel nostro Paese, dovrebbe abbassare i toni e prendere nettamente le distanze da questi episodi come questi condannandoli duramente.
Invece che fa? Tace. Ma c’è di peggio. Si avventura nelle ipotesi di sostenere la diffusione delle armi a domicilio. Così dalle armi ad aria compressa passeremmo facilmente a quelle a polvere da sparo. Ripeto quello che ha detto il Presidente Mattarella: l’Italia non può diventare il Far West.
A Vicenza lo sparatore sostiene che voleva sparare ad un piccione? Nell’appartamento non vi sarebbero elementi tali da far presupporre che dietro al suo gesto vi siano motivazioni razziste? E’ onestamente difficile credere che si possa scambiare un uomo che lavora per un piccione. Temo che chissà per quale ragione si possa trattare per un gesto di insofferenza. Se verso i piccioni o verso un uomo di colore chissà. Se usava un fucile da caccia o una pistola da offesa sarebbe andata ancora peggio.”
Sen. Daniela Sbrollini, Partito Democratico
“Quando si additano gli immigrati come causa di ogni problema, usando espressioni disumane, poi non ci si può meravigliare se accadono certi episodi, che purtroppo stanno diventando quasi quotidiani. Totale vicinanza e solidarietà al lavoratore ferito a Cassola, adesso attendiamo il Tweet del Ministro dell’Interno“.
Con queste parole, la consigliera regionale del Partito Democratico, Alessandra Moretti, commenta “il ferimento a Cassola, nel vicentino, di un operaio di origine capoverdiana colpito dal piombino di un fucile ad aria compressa mentre lavorava su un ponteggio“.
“A poche ore dall’appello del Presidente della Repubblica sull’Italia che non può diventare un Far West dove uno si affaccia al balcone e spara (in riferimento alla piccola bambina rom che rischia di restare paralizzata) – ricorda la consigliera Dem – subito un altro caso. Il numero di immigrati vittime di questi episodi sta crescendo in maniera esponenziale ed è preoccupante“. “Gli unici che sembrano non accorgersene sono gli odiatori seriali – continua l’esponente dei Democratici – che stanno al Governo, sempre pronti a gettare fuoco per alimentare la loro campagna elettorale permanente fatta sulla pelle dei più deboli”.
“Si tratta di fumo negli occhi – conclude Alessandra Moretti – per mascherare l’incapacità di affrontare e risolvere i veri problemi dell’Italia“.
Alessandra Moretti, Consigliera regionale del Veneto del Partito Democratico
“Continuano a circolare liberamente troppe armi e l’aver tolto l’obbligo di denuncia di possesso per gran parte di quelle ad aria compressa è stato senza dubbio un errore. Il resto lo ha fatto questo clima di odio, alimentato dalle dichiarazioni di certi esponenti del Governo“. A dichiararlo è il Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni a proposito del ferimento di ieri pomeriggio 26 luglio di un operaio di origine capoverdiana, colpito da un proiettile di piombo sparato da un fucile ad aria compressa mentre lavorava su un ponteggio a Cassola, in provincia di Vicenza. “La solidarietà e la vicinanza alla vittima sono doverose. Qualcuno non vuole rendersi conto che le parole hanno un peso, gli episodi delle ultime settimane, come quello della bambina rom colpita da un proiettile, certificano che non si tratta di semplici coincidenze. Quando ogni giorno si ‘picchia’ metaforicamente sempre sullo stesso bersaglio poi c’è chi passa all’azione concreta. Siamo entrati in un tunnel di cui non si vede la fine – continua Zanoni – e temo che con provvedimenti folli come quello sulla difesa ‘sempre legittima’ la situazione non potrà che peggiorare. Rischiamo davvero il Far West“.
“Salvini – conclude il consigliere del PD – farebbe bene a occuparsi in maniera seria e non propagandistica della sicurezza dei cittadini, anziché essere ossessionato da un’invasione che esiste solo nella sua mente. L’episodio dell’omicidio, con modalità mafiose, avvenuto oggi in pieno giorno a Trissino è la dimostrazione che i problemi sono altri, ma il ministro degli Interni è troppo distratto dall’assalto al barcone“.
Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto per il Partito Democratico
«Massima solidarietà al lavoratore di origine capoverdiana colpito da un piombino sparato con un fucile ad aria compressa». Così il consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), commentando quanto avvenuto ieri mattina a Cassola, in provincia di Vicenza, dove un operaio di origine straniera è stato ferito da un colpo di fucile ad aria compressa mentre lavorava a sette metri d’altezza su una pedana mobile.
Nella giornata di oggi27 luglio, Ruzzante ha presentato la risoluzione “Le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica siano monito e guida per le istituzioni affinché cessi la violenza”, nella quale si esprime piena solidarietà al lavoratore ferito e ferma condanna ad ogni forma di aggressione, specie se determinata da motivi di carattere razziale. «La penso esattamente come il Presidente della Repubblica: è inaccettabile che si cada in una sorta di Far West dove uno si affaccia al balcone e spara. Questa è una barbarie, io credo invece nel rispetto per la vita umana e per il lavoro».
«La vittima, ancora una volta, è un lavoratore con la pelle scura – sottolinea Ruzzante – l’ennesimo episodio frutto di un clima d’odio e di razzismo, che riguarda sempre più anche i luoghi di lavoro. Basti pensare al fenomeno del caporalato in agricoltura oppure, in altri ambiti, alle selezioni del personale basate anche su criteri razzisti. E non è un caso che gli incidenti sul lavoro colpiscano spesso proprio i lavoratori immigrati». «Faccio mio l’appello della CGIL del Veneto e chiedo a tutti i cittadini veneti di condannare una deriva di questo genere, a partire dai miei colleghi ai quali chiedo di sottoscrivere e votare la risoluzione di Liberi e Uguali nel prossimo Consiglio regionale».
Piero Ruzzante, Consigliere regionale del Veneto per Liberi e Uguali