Immigrazione. Aduc: Al via il decreto flussi 2021

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Permesso di soggiorno permessi
Permesso di soggiorno

A giorni sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto flussi 2021, le cui domande potranno essere presentate a decorrere dalle ore 9 del decimo (e quindicesimo) giorno dalla pubblicazione in G.U – afferma nel comunicato che pubblichiamo Emmanuela Bertucci, legale, consulente  Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr)..
Il decreto prevede l’accesso al mercato del lavoro per 69.700 cittadini stranieri extracomunitari. Le quote disposte saranno così ripartite:

17.000 lavoratori subordinati non stagionali nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero provenienti dai seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina;

– 3.000  lavoratori subordinati non stagionali nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero provenienti da Paesi con i quali nel corso del 2022 vengano siglati accordi di cooperazione in materia migratoria;

100 lavoratori subordinati o autonomi, discendenti da italiani e residenti in Venezuela;

– 4.400 conversioni da permesso di soggiorno per lavoro stagionale in lavoro subordinato non stagionale;

– 2.000 conversioni da studio, tirocinio, formazione professionale in lavoro subordinato;

370 conversioni da studio, tirocinio, formazione professionale in lavoro autonomo;

200 conversioni in permesso di soggiorno per lavoro subordinato da permessi UE di lungo periodo rilasciati da altri Stati membri UE;

– 30 conversioni in permesso di soggiorno per lavoro autonomo da permessi UE di lungo periodo rilasciati da altri Stati membri UE;

42.000 ingressi saranno poi destinati al lavoro stagionale nel settore agricolo e truistico alberghiero, per cittadini extracomunitari provenienti dai seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

Di questa quota:
–  1.000 ingressi sono riservati a persone che abbiano già fatto ingresso in Italia per lavoro stagionale negli ultimi cinque anni e per i quali il datore di lavoro presenti una richiesta di nullaosta all’ingresso pluriennale
– 14.000 ingressi sono riservate ad ingressi nel settore agricolo per i quali il datore di lavoro presenti istanza tramite Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle Cooperative.

Poi ci sono 500 ingressi per motivi di lavoro autonomo per liberi professionisti, creatori di start-up innovative, artisti di chiara fama, imprenditori disposti ad investire in Italia almeno 500.000 euro e creare almeno tre posti di lavoro, titolari di cariche societarie di amministrazione e controllo.

Le modalità di presentazione delle domande e le istruzioni dettagliate non sono ancora disponibili e saranno contenute in una prossima circolare ministeriale. Tutte le quote, infine, saranno ripartite a livello territoriale con un provvedimento di prossima emanazione.
Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc