Le entrate dell’imposta di soggiorno sono cresciute di quasi il 5%, passando dal primo trimestre del 2018 allo stesso periodo del 2019 da 5.765.841,5 a 6.052.762.
I numeri sono stati presentati questa mattina dall’assessore al Bilancio, Michele Zuin, che a margine dell’illustrazione della delibera sulla variazione di bilancio per gli anni 2019-2021 ha fornito alla stampa i risultati dell’attività avviata dall’Amministrazione comunale per combattere l’evasione della Tassa di soggiorno.
“Due anni fa – ha spiegato l’assessore – è stato avviato il portale GeoIDS – un sistema di verifica e di controllo interfacciato poi anche con la Guardia di Finanza che ha permesso non solo di localizzare le locazioni turistiche in Bed&breakfast, gli affittacamera, gli alberghi, ma anche ai cittadini di segnalare all’Amministrazione se ci sono casi di abusivismo o situazioni che non sono regolarmente registrate. In due anni abbiamo avuto 900 segnalazioni: di queste la maggior parte sono andate a segno. Questa attività è uno strumento per far emergere il sommerso e per entrare maggiori introiti dell’imposta di soggiorno”.
Delle 892 segnalazioni effettuate tramite GEOIDS, 240 sono state diniegate (perché in realtà strutture regolari); 248 chiuse; 5 sospese in attesa di ulteriori verifiche; 85 in lavorazione; 129 in carico al gruppo di lavoro di supporto alla Polizia locale che ha poi il compito di fare le effettive verifiche; 205 in esame.
E’ stato poi evidenziato come rispetto al periodo invernale (con 1-2 segnalazioni ogni 7-8 giorni) si sia registrato un incremento delle segnalazioni con una media di 2-3 avvisi al giorno. Nel 2019 il Comune di Venezia ha segnalato alla procura della Repubblica 20 gestori contro i 13 del 2018, i 16 del 2017; mentre alla Corte dei Conti nel 2018 sono stati segnalati 13 gestori. Nel 2017 erano stati 14, nel 2016 due, nel 2013 uno solo.