Lo scorso settembre il MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) ha avviato, con un avviso pubblico, un processo di selezione di 21 Esperti per la formazione di un gruppo di lavoro incaricato di elaborare un “Libro Bianco per il ruolo strategico della comunicazione nei processi di trasformazione digitale”.
I 21 esperti sono stati selezionati tra personalità del mondo dell’accademia, della ricerca, delle professioni.
Tra i nominati – comunicati ufficialmente dal MiSE la scorsa settimana – Marta Basso -, giovane imprenditrice vicentina, esperta di innovazione digitale e di comunicazione social, co-fondatrice di “Generation Warriors” (content-farm per i social media e la comunicazione interna delle imprese) dell’ “Osservatorio sulle Generazioni»” e del movimento #StopWhining.
Marta Basso è il membro più giovane tra i 21 Esperti selezionati dal Mise.
“ È per me un onore e un privilegio essere stata scelta dal Mise – dichiara Marta Basso -; rispondendo all’avviso pubblico mi avevano colpita i perni principali del lavoro del futuro gruppo: sostenibilità, accessibilità, inclusione. Come se il lavoro intergenerazionale e sui nuovi canali fatto con “Generation Warriors”, gli anni di ricerca e studio culminati nel mio libro “La Duplice Alleanza”, ma soprattutto la mia stella polare, la lotta all’analfabetismo (anche digitale per definizione), fossero arrivati a un punto di incontro. Questo è per me un traguardo tanto inaspettato quanto importante e, per parlare di comunicazione, non sto probabilmente usando le parole giuste per esprimere quanto lo sia.”
La funzione del gruppo di Esperti è coadiuvare il MiSE nell’elaborazione di un Libro bianco sul ruolo della comunicazione nei processi di trasformazione digitale fornendo il proprio supporto tecnico-scientifico. In particolare i 21 Esperti forniranno il loro contributo nell’elaborazione di policy e linee guida per definire un uso sostenibile, inclusivo, accessibile della comunicazione nei processi di trasformazione digitale; approfondire le condizioni necessarie per promuovere lo sviluppo, l’impiego, l’adozione di una comunicazione sostenibile (in modalità tradizionale e online) per incrementarne e accelerarne la diffusione in ambito pubblico, semi-pubblico e privato; elaborare linee guida volte a diffondere l’applicazione di modelli comunicativi per la trasformazione digitale.