Vicenza, nella Basilica il Premio alla committenza di architettura Dedalo Minosse

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Dedalo Minosse

Viene ufficialmente aperta il 16 settembre con la premiazione al Teatro Olimpico e la mostra in Basilica palladiana la XII edizione del Premio Internazionale alla committenza di architettura Dedalo Minosse.

Quest’anno una fitta serie di eventi celebra in modo speciale i venticinque anni del Premio, nato nel 1997 dall’intuizione di un gruppo di architetti vicentini che pensò per la prima volta di premiare la figura centrale del committente: la persona, la società o l’ente che con la sua iniziativa rende possibile all’architetto di esprimere il suo talento e realizzare il suo progetto innovativo.

Fino al 2 ottobre in Basilica palladiana la mostra di tavole grafiche, modelli, video e istallazioni, racconterà più di 60 modi diversi di intendere l’architettura, quelli dei committenti e degli architetti premiati, segnalati e pubblicati dalla giuria. La mostra collaterale d’arte curata da Fortunato D’Amico, che quest’anno propone il titolo “Arte e Architettura tra Natura e Artificio”, esplorerà i temi del rapporto tra uomo e ambiente. Tra gli artisti esposti Raymundo Sesma, Duilio Forte e Daniela Pellegrini, Paolo Tofani, Max Marra. La mostra resterà aperta al pubblico dalle 10 alle 18, fino al 2 ottobre. Giorno di chiusura: lunedì.

“Nato nella Città del Palladio e tradizionalmente ospitato nei luoghi iconici dei nostri grandi architetti Palladio e Scamozzi – ricorda il sindaco di Vicenza – il premio internazionale Dedalo Minosse manifesta una longevità ormai ragguardevole, dovuta oltre che alla tenacia degli architetti e degli ingegneri italiani di ALA, anche al sostegno che il Comune di Vicenza gli ha sempre attribuito.

Il premio del resto contribuisce a rafforzare quel ruolo di capitale internazionale dell’architettura al quale Vicenza ambisce con perseveranza, forte del fatto che qui più che altrove, il rapporto tra committente e architetto ha radici particolarmente forti ed antiche.

Questo premio, del quale registriamo costantemente la crescita in termini prestigio e di autorevolezza, contribuisce a tener alto il dibattito culturale sull’architettura e sull’urbanistica a Vicenza, attraverso il confronto con le più variegate esperienze internazionali, in un momento nel quale la Città sta per rigenerare alcune componenti essenziali della propria immagine, grazie ai cospicui investimenti che l’Europa ha reso disponibili”.

“Da tempo, soprattutto in Italia, la professione di architetto e d’ingegnere è svolta tra difficoltà economiche, normative, sociali e operative – dichiara il presidente del Premio Dedalo Minosse – che penalizzano pesantemente le opere degli architetti e degli ingegneri, che tuttavia vogliono continuare a sostenere con onore un ruolo degno della grande tradizione di questo Paese.

Ma senza un buon sistema normativo, soprattutto senza un buon committente, pubblico o privato, non può nascere una buona opera e se mancano questi, a poco vale anche la capacità e lo spirito di sacrificio dell’architetto.

Il Premio Dedalo Minosse e ALA Assoarchitetti che lo promuove individuano infatti il ruolo del committente come centrale e strategico, nel processo di realizzazione di ogni opera.

Un buon committente, pubblico o privato, deve essere, infatti, capace di definire e comunicare in modo preciso gli obiettivi del progetto; capace di stimolare, ma anche di rispettare in modo dialettico, le capacità dell’architetto; disponibile a indicare con chiarezza i limiti della spesa che intende dedicare.”

Programma e informazioni
https://www.dedalominosse.org/ita/index.php

 

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Fonte: In Basilica il Premio alla committenza di architettura Dedalo Minosse , Comune di Vicenza

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