È doverosa una premessa al mio articolo sui dati di letalità in Inghilterra per la variante Delta che è puramente statistico come peraltro sono pure analisi numeriche, senza considerazioni mediche che non mi competono da analista, tutti i miei precedenti articoli sull’Italia e sulle sue regioni (qui tutte le analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, in home page di ViPiu.it tutti i dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che di singoli paesi del mondo, ndr).
il mio elaborato non differenzia i contagi e i vaccinati per classi di età (come del resto ha fatto la PHE), i dati sono da febbraio ad agosto e nei primi mesi la percentuale di vaccinati era bassa. Nonostante questo i dati calcolati sono sicuramente corretti, ma non si va ad approfondire né ad emettere, quindi, valutazioni scientifiche sulla validità dei vaccini (qui alcune considerazioni diverse, qui quanto apparso su varie fonti, ndr), che richiedono varie e tante altre considerazioni anche a livello italiano visto che che ci sarà la distinzione tra vaccinati e non (lo ha detto il Ministro Speranza il 29 agosto) con, mi auguro, anche considerazioni scientifiche di tipo medico.
Tornando ai dati il PHE Public Health England (l’agenzia del dipartimento della salute del governo inglese) nel Briefing ufficiale n. 20 riporta:
nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2021 e il 2 agosto 2021, il Regno Unito ha registrato 742 decessi dovuti alla variante Delta.
Di questi 742:
– 402 decessi sono riferiti a persone completamente vaccinate;
– 79 decessi sono riferiti a persone che avevano ricevuto una dose;
– 253 decessi sono di persone non vaccinate.
I 402 decessi riferiti a persone VACCINATE sono conteggiati su un totale di 47.008 casi di persone contagiate con la variante Delta.
I 253 decessi riferiti a persone NON vaccinate sono conteggiati su un totale di 151.054 casi di persone contagiate con la variante Delta.
Dei 79 decessi riferiti a persone che avevano ricevuto la 1ᵃ dose, 69 erano state vaccinate da almeno 21 giorni, mentre 10 da meno di 21 giorni.
La maggioranza dei decessi è avvenuta in persone vaccinate, ma andiamo ad elaborare i relativi tassi di letalità.
La cosa da valutare con nuovi e più completi dati in presenza di un tasso di vaccinazione molto cresciuto nel frattempo è che il tasso di letalità per il periodo esaminato nei vaccinati con ciclo completo è ben 5 volte maggiore rispetto a quello dei NON vaccinati (0,86% contro lo 0,17%).
I dati sono consultabili al seguente link: https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/1009243/Technical_Briefing_20.pdf?fbclid=IwAR2NwU3QGd7bhekGpnML-UJ9SVWlGP1lRpzNN6JnckrXKp3bMCRmdmbCXd8