In Italia sfiorisce la democrazia, a Vicenza rimangono a secco le fioriere

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Pare che non ci sia altra soluzione che nuove elezioni, a breve o in autunno. Ma se la legge elettorale è sempre la stessa, cosa cambierà? Stessi problemi. Le previsioni che si possono azzardare: aumento della Lega e un po’ anche di Forza Italia, calo sensibile dei 5 Stelle, calo del Pd. Nessuna coalizione avrà più del 40%. E continueremo ad andare al voto? Mai i partiti che hanno votato la legge elettorale quando penseranno di chiedere scusa agli elettori, avendo dato preferenza a logiche spartitiche, risultate poi errate, piuttosto che alla governabilità? I danni e i costi che ciò provoca li pagano i cittadini, e i partiti continuano il gioco. Qualcosa non va, in questo assurdo meccanismo. Come non va a Vicenza con i fiori lasciati seccare.

Arrivare al punto di arrivare a non rinnovare i contratti per innaffiare i “fiori pubblici” nelle fioriere sui ponti! Ma che Comune abbiamo? E il GdV non attacca l’amministrazione? È mai possibile, è da 10 giorni che non viene data l’acqua ai fiori, salvo a Ponte san Paolo, dove lo fanno dei volontari. Ma come si può definire una amministrazione così? E un quotidiano così? Cosa ci lascia Variati? Fiori secchi, cubetti di porfido mancanti, a migliaia, una città sporca. Altro che 10 anni di buona amministrazione…

Lettera firmata