Oltre 3000 persone – scrive Germano Raniero di Usb Vicenza in premessa alla nota che pubblichiamo – hanno partecipato e marciato dal PalaRomare all’Ospedale Santorso. Erano presenti anche sindaci della zona per rprotestare contro Ulss e Regione perché l’ospedale di Santorso non da’ i servizi di cui un bacino di 180.000 abitanti ha bisogno.
L’alto vicentino ha visto un veloce degrado dei servizi sociosanitari. La Regione Veneto è la prima responsabile dei risvolti negativi nella quantità e qualità, nei costi dei servizi. L’attuale situazione dell’ospedale di Santorso e’ figlia legittima della sciagurata scelta di costruirlo attraverso il Project Financing, (fatto costruire dai privati per poi pagare sempre a loro un canone per oltre 20 anni, invece che utilizzare soldi pubblici attraverso la cassa depositi e prestiti: cosa che avrebbe fatto risparmiare centinaia di milioni)
Project Financing che costa 18 milioni anno a noi cittadini, milioni che non servono a migliorare i servizi, ad assumere personale ma che finiscono nelle tasche dei privati che hanno costituito il Project, (oggi acquistato da un fondo inglese: giusto per capire chi ci guadagna). A causa di questo la ULSS Pedemontana è tra le più indebitate del Veneto.
Tutto quanto successo non è un caso e ci sono responsabilità precise:
Chi ha fatto lo sciagurato project financing? Galan, Zaia, lo studio Altieri, Lia Sartori.
Chi ha deciso la nuova riorganizzazione delle ULSS destinando Schio nella ULSS di Bassano? Zaia, Coletto, Mantoan.
Chi sta decidendo di privatizzare le RSA di Montecchio Precalcino? Zaia, Lanzarin, il Commissario ULSS
A differenza delle ottimistiche dichiarazioni di ULSS e Regione questo si riflette nella carenza di personale e nel taglio di servizi.
Servizi sempre più scadenti, difficoltà dei lavoratori del settore: medici infermieri operatori sociosanitari e tutto il personale sanitario, costretto a turni massacranti per sopperire alla mancanza di personale e spesso dover operare senza gli adeguati strumenti di lavoro.
Ma siccome al peggio non c’è fine con la scusa dell’abbassamento dei costi e con i tagli ai finanziamenti per il sistema sociosanitario si continua a produrre un danno molto più grande:
La privatizzazione dei servizi. Che non è altro che DARE SOLDI PUBBLICI, quindi dei cittadini, ai privati per fare business in cambio di servizi peggiori sia per i dipendenti che per i cittadini.
L’ultimo esempio.
Nei giorni scorsi USB ha indetto uno stato di agitazione nei confronti della Regione Veneto e dell’Ulss che attraverso un bando, annunciato al ribasso dei costi a scapito della qualità, di fatto consegna ai privati le RSA di Montecchio Precalcino, da 24 anni in gestione all’IPAB LA CASA di Schio.
Il problema è di grande portata di carattere sociale; circa 130 dipendenti della nostra zona rischiano di perdere il posto di lavoro guadagnato faticosamente attraverso concorso pubblico; i fragili assistiti estremamente bisognosi di continuità di riferimenti e di cure che si vedrebbero catapultati in una nuova situazione di precarietà e senza gli storici e stabili riferimenti.
La Regione ritiri il bando, non privatizzi ma ceda le strutture e il servizio alla IPAB.
Invitiamo la cittadinanza, le organizzazioni sindacali, i familiari dei pazienti, i sindaci, i dipendenti delle RSA ad unirsi alla lotta a fianco delI PAB di Schio,
Mobilitiamoci per non essere cittadini di serie B, per esigere qualità dei servizi, per togliere i ticket, per impedire la privatizzazione di questi servizi sanitari-assistenziali:
I soldi dei cittadini devono rimanere in servizi pubblici!
Usb Vicenza