Inaugurati oggi in via Costa a Mestre due appartamenti Ire da assegnare a padri separati

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Comune di Venezia
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Sono stati inaugurati questa mattina due appartamenti dell’Ipav – Istituzioni pubbliche di Assistenza veneziane – in via Costa a Mestre, da dare in concessione a padri in difficoltà dopo la separazione. Alla cerimonia erano presenti l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, la vicepresidente di Ipav, Laura Besio, assieme ai consiglieri Federica Zago e Filippo Battistelli, il presidente dell’Associazione padri separati – Sezione di Venezia, Tiziana Franchi, e il consigliere nazionale dell’Associazione padri separati, Stefano Cera. Ha benedetto gli appartamenti il parroco di Altobello, padre Adriano Serra.

“Oggi inauguriamo una bellissima novità per Mestre – ha dichiarato l’assessore Venturini – che l’Amministrazione, assieme all’Ipav e all’Associazione padri separati offre, appunto, a padri separati in difficoltà abitativa. Questa è infatti un’emergenza sociale sempre più impellente in città e in Italia: mancavano servizi ad essa dedicati e oggi ne stiamo introducendo uno. Si tratta di due appartamenti di grande metratura, restaurati, che Ipav mette a disposizione in un progetto sociale per un’ospitalità temporanea di 6 mesi, rinnovabili di altri 6. In tal modo si viene in aiuto dei padri che, dopo la separazione, possono trovarsi in condizioni economiche precarie, che compromettono anche il rapporto con i figli e che invece è essenziale mantenere. Gli appartamenti possono ospitare fino a quattro padri coi loro figli, ovviamente non in periodo Covid. Al momento preferiamo limitare a due padri l’offerta, quindi un apparamento a ciascuno”.

L’assegnazione è avvenuta in base all’accordo operativo sottoscritto lo scorso febbraio dal Comune di Venezia, dall’Ipav e dall’Associazione nazionale padri separati: grazie ad esso l’Associazione nazionale Padri separati ha dato vita al progetto “Casa con papà”, per aiutare il padre separato a superare la fase “critica” post-separazione e prevenire così il rischio di isolamento e di impoverimento. L’intesa riguarda cittadini residenti nel territorio comunale che possono essere segnalati anche dal personale dei Servizi sociali comunali e che sono chiamati solamente a compartecipare alle spese vive durante il periodo di accoglienza presso uno degli appartamenti. Le abitazioni sono arredate e composte ciascuna da due camere, due servizi igienici, un salotto e una cucina.

“Quella di oggi – ha concluso la vicepresidente Besio – è una bella pagina di cooperazione sul territorio per dare una risposta concreta ad una problematica che c’è, è attuale e purtroppo sempre più frequente. Si tratta di una vera e propria piaga sociale che colpisce anche i bambini: ecco perché Ipav ha deciso di dare in comodato d’uso gratuito per tre anni, rinnovabili, questi due appartamenti in via Costa, attuando ciò che prevede il nostro Statuto, ossia dare aiuto al più fragile, al più debole”.