Incendio Isello Vernici, inquinamento sotto controllo

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fiume inquinato
il fiume Brendola inquinato

Rimozione dei pesci morti e della vegetazione inquinata sul fiumicello Brendola, informa un comunicato del Comune di Sarego

A Sarego l’inquinamento delle acque del fiume Brendola, conseguente al vasto incendio scoppiato lunedì scorso alla Isello Vernici di Brendola, è sotto controllo ed è costante l’attenzione dell’Amministrazione su questo ulteriore grave fenomeno in un territorio già pesantemente colpito dalla questione Miteni.

Superata l’emergenza, i livelli delle sostanze inquinamenti sono monitorati dall’Arpav e sono in corso gli interventi per riportare la situazione alla normalità.

“Innanzitutto, i risultati delle analisi dell’Arpav confermano l’assenza di valori significativi di diossine e furani nell’aria – afferma il Sindaco Roberto Castiglion -. Nella giornata di mercoledì abbiamo fatto un incontro in Comune a Lonigo e poi con l’Arpav e i Comuni di Lonigo e di Brendola per organizzare la rimozione del pesce morto sul fiumicello Brendola. L’intervento è stato effettuato ieri e continua anche oggi con la collaborazione della Protezione Civile di Montecchio Maggiore.”

“Sempre mercoledì – aggiunge il Sindaco – abbiamo avuto un incontro in Prefettura prima e in Provincia poi per affrontare l’emergenza inquinamento sul Brendola. Si è svolta una Conferenza dei Servizi (coi Comuni di Brendola, Sarego e Lonigo, la Protezione Civile del Veneto, l’Arpav e l’Ulss) che ha deciso il collegamento in fognatura industriale dei reflui delle acque meteoriche, e cioè delle precipitazioni, che si impregnano dei residui delle vernici rimaste ancora nel piazzale dell’azienda.”

Oggi il Consorzio Alta Pianura Veneta ha lavorato anche a Sarego per ripulire la vegetazione lungo il fiumicello Brendola rimasta pure impregnata di inquinante, sia sugli argini che a ridosso dei salsicciotti assorbenti antinquinamento, su cui si sono accumulate foglie e ramaglie.

Le operazioni di ripristino del corso d’acqua nel tratto seraticense si sono avvalse anche dell’apporto di due volontari della Protezione Civile di Sarego, Mario Nicoletti e Giambattista Preatto, che hanno collaborato alle operazioni di rimozione del pesce morto per la carenza di ossigeno in acqua conseguente all’emergenza. Ai due volontari l’Amministrazione comunale esprime la propria gratitudine per la loro sempre preziosa dedizione e disponibilità.