Inchiesta su fondi formazione in Veneto: la consulente e coordinatrice Lara Lupinc “candidata” predestinata come dirigente di Veneto Lavoro? Sia Luca Zaia a far verificare

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Chi ci legge sa (come lo sanno i lettori de IlFattoQuotidiano.it) che la Regione Veneto ci chiede 460.000 di euro a vario titolo per aver rivelato ai lettori le vicende (qui l’intero nostro lavoro ad oggi) che fanno parte del dossier sull’assegnazione “discutibile” di fondi per la formazione, che lo stesso presidente della giunta, Luca Zaia, ha consegnato ufficialmente alla procura di Venezia dopo che Sergio Berlato, capogruppo in regione di FdI An, partito dell’attuale maggiornza, a ciò aveva sollecitato lui e il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti.

Le assegnazioni sono fatte a vari CFP (Centri di formazione professionale), come Irigem stessa, dall’assessorato competente, che fa capo politicamemte ad Elena Donazzan, che mai ha risposto alle nostre domande, rifiutandosi al telefono e via mail e non dando cenni di vita neanche dopo che noi le abbiamo pubblicate fin dal 16 febbraio 2016 su questo stesso mezzo, e funzionalmente al dirigente Santo Romano, a cui le domande le abbiamo ovviamente e gerarchicamente rivolte tramite il suo assessore.

I vertici della Regione ci denunciano, quindi, nel mutismo precedente generale di parti della Regione per aver noi riferito della loro… denuncia e il 12 gennaio abbiamo la prima udienza di quest’altra causa da parte di avvocati pagati lautamente dai contribuenti contro letteralmente poveri giornalisti che si vorrebbero così zittire.

in questa strana situazione ci è stata recapitata un’altra lettera-denuncia, firmata, che evidenzierebbe altre anomalie in capo allo stesso gruppo dirigenziale, quello comunemente e, prima che da noi, dal consiglire di maggioranza Sergio Berlato denominato per brevità come “presunto clan Romano”.

Visto che l’autore della lettura evidenzia come solo il Tar con i relativi costi e tempi potrebbe dare spiegazioni, chiediamo a Luca Zaia e al suo staff di fare gli accertamenti dovuti per confermare o meno le accuse che di seguito proponiamo affinche verità sia fatta rapidamente a favore degli accusati o  degli accusatori: basta una semplice verifica e non servono avvocati, se la verità è l’obiettivo che la Regione Veneto vuol realmente conseguire…

Ecco la lettera per la quale chiediamo al governatore Zaia le opportune verifiche, sperando che ne approfitti anche per valutare, magari comn maggiore attenzione, quanto scritto nel dossier da lui portato in Procura e da noi riportato, ad oggi non completamente, sul nostro povero mezzo. Grazie.

 

Gentilissimo…, ho ricevuto una anticipazione secondo la quale la commissione nominata per l’assunzione di un dirigente presso Veneto Lavoro, selezionerà Lara Lupinc quale candidata che vanterebbe “almeno 30 mesi di esperienza nel settore della programmazione, monitoraggio, valutazione e gestione dei fondi dell’Unione Europea con particolare riferimento al Fondo Sociale Europeo (F.S.E.), con compiti di responsabilità equiparabile a quelle dell’incarico da conferire“, così come previsto dal bando. Si ricorderà che l’incarico di “coordinamento delle aree” fu conferito alla Lupinc nel 2014, in virtù di un curriculum (che noi possediamo) in cui a quel tempo millantò di essere stata “Responsabile dell’ufficio progetti speciali” per tanti anni. Al rinnovo del contratto, nel 2015, cambiò curriculum e le venne confermato l’incarico.
Va osservato che l’incarico di “Coordinamento” è cosa completamente diversa dall’incarico di “Dirigente”. E per ottenere quest’ultimo, tra le altre cose, sono necessari almeno 5 anni in posizione dirigenziale (vedi norme allegate in fondo*) e non certo 30 mesi di coordinamento. D’altra parte l’incarico attribuito alla Lupinc nel 2014 fu per funzioni di coordinamento e così anche nel 2015. A quanto pare la commissione valuterà solo i titoli di “Coordinamento” e lascerà al Direttore di Veneto Lavoro la responsabilità di sottoscrivere l’assunzione.
Un errore che la commissione ha commesso tuttavia è quello di aver ammesso tutte le domande, comprese quelle di Giansalvo Rosana e Alberto Masut che non hanno neanche esperienze di coordinamento. Il primo lavora all’ufficio accreditamento e non coordina proprio nulla. Il secondo è addetto alle ispezioni e pare abbia una vista dislessica. A volte, in alcuni posti vede. Altre volte, in altri luoghi, non c’è verso di fargli tornare la vista.
Sembra che la domanda avanzata dai due serva a non dare l’impressione che l’avviso sia costruito ad personam…
Il problema è che per ricorrere contro le scelte che saranno operate si dovrebbe adire al TAR, con tutti i costi che ne conseguono. Un’altra soluzione è far emergere l’associazione a delinquere messa in piedi da taluni farabutti per gestire assunzioni clientelari e risorse finanziarie. Il curriculum falso sarebbe una prova schiacciante.
Infine ho raccolto le testimonianze di due amici che avevano contratti a tempo determinato e si sono licenziati dalla Regione. Mi hanno raccontato che quando hanno fatto il concorso, hanno ricevuto le domande da Toffanin e Agostinetti. È tutto per adesso. Cordialità
F.

 

* D.LGS. N. 165 DEL 30 MARZO 2001 (Art. 19 del d.lgs n. 29 del 1993, come sostituito prima dall’art. 11 del d.lgs n. 546 del 1993 e poi dall’art. 13 del d.lgs n. 80 del 1998 e successivamente modificato dall’art. 5 del d.lgs n. 387 del 1998).

ART. 19, COMMA 6

6. Gli incarichi ( DIRIGENZIALI) di cui ai commi da 1 a 5 possono essere conferiti, da ciascuna amministrazione, entro il limite del 10 per cento della dotazione organica dei dirigenti appartenenti alla prima fascia dei ruoli di cui all’articolo 23 (RUOLO UNICO DEI DIRIGENTI) e dell’8 per cento della dotazione organica di quelli appartenenti alla seconda fascia, a tempo determinato ai soggetti indicati dal presente comma. La durata di tali incarichi, comunque, non può eccedere, per gli incarichi di funzione dirigenziale di cui ai commi 3 e 4, il termine di tre anni, e, per gli altri incarichi di funzione dirigenziale, il termine di cinque anni. Tali incarichi sono conferiti, fornendone esplicita motivazione, a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, non rinvenibile nei ruoli dell’Amministrazione, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali, o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e postuniversitaria, da pubblicazioni scientifiche e da concrete esperienze di lavoro maturate per almeno un quinquennio, anche presso amministrazioni statali, ivi comprese quelle che conferiscono gli incarichi, in posizioni funzionali previste per l’accesso alla dirigenza, o che provengano dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato?

 

LEGGE REGIONALE  n. 54 del 31 dicembre 2012

Art. 21

Disposizioni sul conferimento degli incarichi dirigenziali

1. Ai fini del conferimento degli incarichi di Direttore di Area, di Direttore di Dipartimento e di Direttore di Sezione, si tiene conto, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati ed alla complessità della struttura interessata, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo Dirigente, dei risultati conseguiti in precedenza nell?amministrazione di appartenenza e della relativa valutazione, delle specifiche competenze organizzative possedute, nonché delle esperienze di direzione eventualmente maturate presso il settore privato o presso altre amministrazioni pubbliche, anche all?estero, purché attinenti al conferimento dell?incarico. Al conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non si applica l?articolo 2103 del codice civile.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO di Veneto Lavoro (testo approvato con modificazioni con delibera della Giunta Regionale n. 2123 del 30 dicembre 2015)

Articolo 12 (Affidamento incarichi di livello dirigenziale e direttivo)

1. Gli incarichi di responsabilità delle Aree e di responsabilità di specifici progetti sono conferiti dal Direttore, tenuto conto anche della disciplina regionale di cui alla L.R. 31/12/2012 n. 54.

2. Con riferimento alla vigente disciplina della Regione, ancorchè rapportato alla specificità dell’Ente, gli incarichi di funzioni dirigenziali e di posizioni organizzative sono conferiti a tempo determinato, per la durata di trenta mesi con facoltà di rinnovo. Gli incarichi di responsabilità dei dirigenti possono essere confermati, revocati, modificati o rinnovati entro il centottantesimo giorno successivo alla assunzione delle funzioni da parte di un nuovo Direttore. Decorso tale termine, gli incarichi per i quali non si sia provveduto si intendono confermati fino alla loro naturale scadenza.

3. Nel limite della dotazione organica il Direttore può conferire temporaneamente incarichi di funzione dirigenziale al personale in servizio o reclutato dall?esterno in possesso dei requisiti necessari, mediante stipula di contratti a tempo determinato di durata non superiore a cinque anni, salvo rinnovo.