L’incidente di venerdì scorso sulla A4 Serenissima, nel tratto San Donà-Portogruaro, costato la vita a sette persone tra volontari e componenti della cooperativa Centro 21 di Riccione non deve passare in dimenticatoio.
Perché “quella è una zona di guerra“, sostengono i consiglieri regionali Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
“Il terribile schianto lungo la A4 a San Donà è solo l’ultimo episodio di una macabra serie – dicono -. Questa non è una autostrada come le altre, ma la porta del Paese verso l’Est Europa. Abbiamo bisogno di una infrastruttura all’altezza di tale importanza, o potremo piangere altre vittime”.
Come le 7 di qualche giorno fa, dopo che il bilancio iniziale è stato purtroppo aggiornato dal decesso di Romina Bannini, l’operatrice di 36 anni che viaggiava sul pulmino dell’associazione di disabili di Riccione e condotto dall’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi.
“Più che un bollettino di Infostrada – aggiungono i due consiglieri leghisti -, dalla A4 arrivano bollettini di guerra e tutto mentre la gente si reca al lavoro, in gita o in vacanza. È inacettabile morire così, su una strada che è a tutti gli effetti un imbuto mortale.
Ci auguriamo che il nuovo Governo si sieda con Regione del Veneto e la Regione FVG, con una prospettiva chiara ma sopratutto consapevole che questo pezzo di autostrada è ben più di una strada. Per la sicurezza di tutti, è necessario lavorare con continuità, serietà e collaborazione istituzionale per impedire che tragedie così si ripetano ancora”, concludono Michieletto e Vianello.