È un operaio romeno la vittima in condizioni peggiori dopo l’incidente sul lavoro verificatosi lunedì 3 giugno 2024, a Galliera Veneta nel Padovano. Quattro persone hanno perso i sensi mentre lavoravano a una cisterna in una azienda specializzata in questo genere di lavorazioni probabilmente dopo aver respirato le esalazioni emesse dal materiale (bitume) in essa contenuta (leggi qui).
Vittime dell’incidente sul lavoro nell’azienda del Padovano sono il proprietario della stessa e tre operai, tutti romeni. Tre di loro sono residenti nel Vicentino: a Cassola il titolare, a Rosà due degli operai. Hanno riportato ustioni, grave intossicazione e traumi dovuti alla caduta dopo la perdita di conoscenza. Tutti – è emerso – hanno perso i sensi.
Il primo ad accusare le esalazioni è la persona che versa in condizioni cliniche peggiori e si trova ricoverato in terapia intensiva all’ospedale a Padova, dove è stato trasportato in elisoccorso. L’ultimo in ordine a svenire, è riuscito a lanciare l’allarme, facendosi sentire da altre persone presenti nei pressi del luogo dell’incidente.
Il Corriere del Veneto, dalle sue pagine odierne, riportato le testimonianze di alcuni soccorritori. “Un apporto fondamentale è stato quello dei lavoratori vicini: ad arrivare per primo Nicola Scapin, di Rossano, dipendente della Sicc, un’azienda confinante, che dopo aver chiesto l’intervento del Suem 118 e dei vigili del fuoco, è riuscito a trarre in salvo l’ultimo degli uomini, rimasto sul bordo della cisterna. «Abbiamo sentito urlare e siamo subito corsi fuori a vedere cosa stava succedendo – spiega Scapin -. Quando siamo arrivati abbiamo capito la gravità della situazione: c’era una persona che per metà era all’interno e per l’altra metà all’esterno della cisterna e dentro gli altri tre uomini, tutti privi di conoscenza. Abbiamo subito estratto il primo operaio che siamo riusciti a raggiungere e poi ci siamo dovuti allontanare perché l’aria era davvero irrespirabile. Fare altro senza maschera era davvero impossibile». Il rischio però non l’ha fermato. «Abbiamo agito d’istinto senza pensare troppo ai rischi che stavamo correndo. Aiutarli era il minimo che potevamo fare», aggiunge.
Il secondo uomo ad essere recuperato è stato il proprietario, intervenuto nel tentativo di aiutare gli operai in difficoltà. «Valter è un amico – spiega Ivo Simonato, titolare della Sicc -. Sono più di 10 anni che ha l’azienda accanto alla mia. Quello che è accaduto mi ha sconvolto e mi ha fatto capire come in un attimo può finire quello per cui hai lavorato e che hai costruito in tanti anni. Cose come queste di solito si vedono in tv, ma non si pensa che possano accadere a te o vicino a te».