Si inaugura il 15 ottobre il ciclo di sei seminari aperti alla città “La Nuova Bertoliana: una Biblioteca oltre i luoghi comuni”, una serie di incontri “attivi e partecipativi” per presentare alla città di Vicenza modelli di nuove biblioteche realizzate in Italia. E’ il punto di partenza per un lavoro di progettazione della nuova biblioteca che l’amministrazione comunale ha organizzato per la riconversione del grande immobile dell’ex Tribunale a Santa Corona e per il quale la Bertoliana redigerà il progetto biblioteconomico.
“È ferma volontà della mia amministrazione – precisa il sindaco Francesco Rucco – di procedere con un percorso condiviso e in piena trasparenza su tutti i progetti di grande rilevanza come la nuova sede della biblioteca Bertoliana nell’ex tribunale in zona Santa Corona, così come faremo anche per il piano urbano della mobilità, ad esempio. Per cui questo calendario conferma la nostra volontà di ascoltare la città, gli stakeholders e la cittadinanza, proprio per arrivare alla migliore soluzione possibile”.
Ogni giovedì pomeriggio fino al 19 novembre Palazzo Cordellina ospiterà alle 18 un dialogo a più voci tra progettisti e direttori di biblioteche italiane che nell’ultimo periodo hanno realizzato nuove biblioteche o completamente rinnovato sedi esistenti.
Sono state invitate con cura tutte le realtà vicentine di cittadinanza attiva affinché il percorso che un giorno porterà alla nuova biblioteca cittadina si apra con il coinvolgimento, le osservazioni, le proposte che questa progettazione proverà a contenere per rispondere al meglio alle esigenze della sua comunità.
Si parte il 15 ottobre con “La biblioteca che vorrei”, espressione diventata anche l’hashtag dell’iniziativa (#labibliotecachevorrei). Aprirà la rassegna Antonella Agnoli già fondatrice e direttrice della biblioteca di Spinea, consulente bibliotecaria che ha concepito la Biblioteca San Giovanni di Pesaro e collaborato al progetto scientifico-culturale di numerose biblioteche italiane. E’ autrice per Laterza del best seller “Le piazze del sapere” sulle nuove concezioni della biblioteca.
Il suo intervento farà intravvedere le nuove sfide che un luogo terzo come è la biblioteca affronta sia come proposta culturale che come centro identitario per la comunità.
Si succederanno nei giovedì successivi i fitti dialoghi tra architetti progettisti e direttori di biblioteche per proporci diversi esempi di riuso di strutture esistenti, esperienze di restauro di edifici moderni di pregio, l’integrazione della biblioteca come centro propulsore della comunità, il confronto con realtà demograficamente vicine alla nostra, processi amministrativi e percorsi di progettazione di particolare interesse.
Verrà presentata il 22 ottobre la realizzazione de Il Pertini di Cinisello Balsamo, biblioteca comunale e centro multimediale inaugurata nel 2012, all’interno di un centro culturale con il riuso della storica scuola Cadorna con il direttore Fortunio e il progettista Gaggi.
Il 29 ottobre sarà la volta della Biblioteca civica di Verona, con il restauro di un edificio moderno dell’architetto Pierluigi Nervi (di cui nel vicentino spicca la chiesa di di S. Pietro a Trissino) raccontato dal direttore di allora, Agostino Contò e dal progettista Camerino.
Si proseguirà il 5 novembre con la biblioteca San Giorgio di Pistoia, una delle più aperte e versatili realtà italiane inaugurata nel 2007 con il riuso delle strutture industriali delle Officine San Giorgio che verrà fatta conoscere dalla direttrice Rasetti e dal progettista Pica Ciamarra.
Il 12 novembre verrà portato in scena il percorso amministrativo e di progettazione del nuovo polo bibliotecario di Bolzano che non ha ancora concluso il suo iter di riunificazione in una stessa struttura di tre biblioteche cittadine: la civica, la biblioteca provinciale Claudia Augusta e la Tessmann. Saranno presenti i direttori delle tre realtà e lo studio di progettazione Fingerle.
Infine il percorso si chiuderà il 19 novembre con una carrellata delle migliori biblioteche italiane e straniere recenti raccontate dall’architetto Muscogiuri, specializzato nel riutilizzo di strutture civiche a biblioteca tenendo conto delle migliori esperienze del nord Europa.
Un percorso parallelo sarà rivolto anche al personale della Bertoliana per valorizzarne l’esperienza e farla crescere alla luce di realizzazioni così interessanti. La formazione infatti è un cardine per permettere il cambiamento di mentalità necessario a una nuova biblioteca, e di questo la città ha bisogno.
La presidente della Bertoliana Chiara Visentin sottolinea che “l’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza perché solo se la città si appropria della sua biblioteca ne potrà uscire qualcosa a misura della comunità. Inoltre se l’intenzione è quella di costruire un bellissimo progetto di biblioteca contemporanea, ebbene in Bertoliana pensiamo che questa debba essere declinata per la nostra città, insomma “cucita su misura” per i suoi cittadini che sono diversi da quelli di altre realtà: un progetto riuscito non è solo fare una bella e funzionale architettura ma luoghi e spazi declinati per la nostra specificità. Portiamoci la nostra identità, tra conservazione e innovazione, nella Nuova Bertoliana. Certo è una sfida difficile ma dobbiamo iniziare a costruirla. È stato detto che una città non è tale senza una biblioteca, concordo anzi sottolineo che le biblioteche, come le piazze, sono l’essenza stessa di una città dove si coltivano il sapere e la convivenza civile”.
La rassegna ha il patrocinio del Mibact, Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza. All’iniziativa hanno collaborato gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Vicenza e Provincia. I conferenzieri sono ospitati con il sostegno di Laboratorio Morseletto.
Info: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it | 0444 578211