Indennizzi ai risparmiatori al via, Zanettin: “sblocco positivo ma in Commissione d’inchiesta affronterò caso Veneto Banca. Che era sana…”

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Pierantonio Zanettin in uno dei suoi interventi recenti alla Camera dei deputati
Pierantonio Zanettin in uno dei suoi interventi recenti alla Camera dei deputati

Pierantonio Zanettin in uno dei suopi ingterventi più recenti alla Camera dei deputatiDopo l’annuncio della partenza del Fir (“Istanze per il Fondo indennizzo risparmiatori, Gazzetta ufficiale: da oggi 180 giorni. Ma “mini FIR” sia solo punto di partenza”) abbiamo chiesto un commento a tutti i consiglieri regionali e assessori della Regione Veneto oltre che a tutti i deputati e senatori eletti in Veneto.

Dopo il bassanese Antonio Guadagnini, consigliere regionale e capogruppo di SiAmo Veneto, e l’on. marosticense Silvia Covolo (Lega), oggi è la volta dell’avvocato vicentino Pierantonio Zanettin, deputato di  Forza Italia al suo quarto mandato parlamentare.

Ho sempre detto pubblicamente – esordisce Zanettin – che il FIR introdotto nell’ultima finanziaria costituisce indubbiamente un significativo passo avanti,  a vantaggio dei risparmiatori veneti colpiti dal crac delle banche popolari del territorio. Se ho anche, in questi mesi, criticato il Governo per i ritardi e le incertezze nell’attuazione delle misure di ristoro, ora non posso che  felicitarmi per il loro varo definitivo. Il fondo stanziato ha una capienza complessiva di un miliardo e mezzo. Dalle stime che ho effettuato, avvalendomi anche di dati pubblicati da VicenzaPiu.com, ho calcolato che, con le percentuali di ristoro  attualmente previste, in realtà i fondi erogati non supereranno gli 800 milioni. Ho espresso queste previsioni nei miei interventi alla Camera dei Deputati ed il Governo non le ha mai smentiti.“.

Quindi on. Zanettin...

“Si potrà quindi lavorare per incrementare gli indennizzi. Da dove partire?

Personalmente sono rimasto impressionato dall’esito dell’inchiesta  penale sul crac di Veneto Banca. La Procura della Repubblica di Treviso ha archiviato ogni accusa nei confronti del Presidente del Consiglio di Amministrazione Trinca, dei componenti del Cda e del collegio sindacale e dei dirigenti. E’ stato richiesto il rinvio a giudizio solo dell’ex amministratore delegato Consoli, peraltro con accuse ridimensionate. Se questo sarà l’esito finale dell’indagine, possiamo sicuramente affermare che Veneto Banca era un istituto di credito sostanzialmente sano, finito in default per gli errori del sistema politico.

In questo caso specifico azionisti ed obbligazionisti meriterebbero un ristoro integrale.
Sono stato indicato come componente della Commissione Parlamentare di inchiesta sui crac bancari. Non sappiamo ancora se questa commissione inizierà davvero a lavorare, perché ad oggi, non sono esclusi lo scioglimento  del Parlamento e nuove elezioni.“.
Sulle contraddizioni di Banca d’Italia che ufficialmente ha sempre dichiarato di non aver mai indicato la BPVi come banca di “destinazione” di Veneto Banca ma poi, per bocca del potente capo della Vigilanza, ha fatto pressioni al riguardo al di là di una semplice moral suasion come rivelato su Vicenzapiu.com (“Barbagallo bifronte, last news: il 19 febbraio ’14 incontrò Zonin e Trinca in Bankitalia per “Veneto Banca in BPVi subito!”, in audizione negò”) lei, on. Zanettin, è l’unico dei politici ad aver subito presentato un’interpellanza(“Veneto Banca fu vittima  di scelte politiche sbagliate”, interpellanza di Zanettin su Barbagallo e FIR: azionisti da risarcire integralmente“…
Certo e Sse la commissione dovesse davvero iniziare ad operare, sarà mia cura accendere subito un focus sul caso Veneto Banca, che merita di essere approfondito in modo specifico.
Martedì quando riprenderanno le consultazioni con il Presidente Mattarella avremo maggiore chiarezza anche sull’operato di questa commissione.

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