Indennizzi ai risparmiatori: Di Maio e Salvini parlano, noi pubblichiamo cosa Vestager ha scritto a una socia

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Margrethe Vestager e gli indennizzi ai risparmiatori secondo la UE
Margrethe Vestager e gli indennizzi ai risparmiatori secondo la UE

Indennizzi ai risparmiatori: tra l’inchiostro simpatico con cui Matteo Salvini dice che avrebbe scritto lui il decreto attuativo (lui e Di Maio dicono, sbagliando o volendo sbagliare, i decreti attuativi) della legge 145/2018 che ha istituito il Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), inattuabile e inattuato senza quel decreto che doveva essere emanato entro il 31 gennaio scorso, e il “ci pensa lunedì 8 papà Giuseppe Conte” con cui Luigi Di Maio ammette ora il suo flop (grazie agli Armanauti inTortanti e agli Ugonotti) ci sono Giovanni Tria, Giancarlo Giorgetti e Margrethe Vestager che direbbero altro.

In particolare che gli indennizzi di gran parte di loro potrebbero essere rapidi e automatici a patto che si trovino in condizioni sociali non da particolarmente benestanti: reddito sotto i 35.000 euro e patrimonio mobiliare (depositi e titoli vari, cioè. sotto i 100.000 euro a comprovarne la minore attitudine a investimenti finanziari a rischi).

Tutti condizionali ma oggi li eliminiamo perché, al solito, pubblichiamo quello che altri, chissà perché, non rendono noto con chiarezza: la risposta con una serie di spiegazioni che la terribile Vestager ha inviato via mail il 1° aprile scorso (non era un pesce!) a una richiesta di informazioni rivoltale meno di una settimana prima da una semplice socia di una delle banche risolte o messe in Lca.

Questo pone a tutti una domanda: se l’Europa risponde con chiarezza, in maniera condivisibile o meno, a una cittadina italiano, perché non dovrebbe rispondere ai nostri due vice premier con cui, magari, fare, poi, dei possibili ragionamenti?

Una delle possibili risposte è questa: forse Di Maio e Salvini non hanno fatto domande perché a loro, più che risolvere i problemi delle vittime delle banche, per qualche voto in più interessa farle incazzare, il ministro pentastellato, contro l’Europa, quello leghista, più furbo, anche contro Di Maio.

Troppo semplice questa ipotesi che formuliamo da tempo e da tempi non sospetti?

Intanto leggete qui su Bankileaks.com la lettera via mail del 1° aprile 2019 di Margrethe Vestager alla vostra collega di sventura, una semplice socia tradito dalle banche e, forse, anche dai politici, vecchi e nuovi. Lei ora sa cosa scrive nero su bianco, di una mail non colorata, la Vestager, ma sa cosa pensano i gialloverdi Di Maio e Salvini che ogni giorno ne sparano, a parole, una diversa?