Indennizzo ai risparmiatori e soldi da regione Veneto ad associazioni di comodo, un lettore: “restituisco tessera elettorale”

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Risparmiatori soci BPVi e Veneto Banca che manifestavano per indennizzi a Piazza dei Signori a Vicenza
Risparmiatori soci BPVi e Veneto Banca che manifestavano per indennizzi a Piazza dei Signori a Vicenza

Egregio Direttore, le scrivo da Treviso in quanto sono uno dei risparmiatori truffati dalle banche, nel mio caso da Veneto Banca, dal governo e dalla giustizia. Mi permetto di rivolgermi al suo giornale avendo apprezzato nel corso degli anni la sua caparbietà e coraggio nel trattare la questione dei truffati.

Ieri, 23 agosto, dopo la grave situazione in cui si sta trovando la Lega, leggo sui giornali che la nostra regione capitanata da leghisti cerca di recuperare qualche punticino di credibilità dando ad intendere di essersi, loro, preoccupati e occupati della categoria “azzerati dal sistema bancario”. Prese di posizione da parte del governatore Zaia ne ho viste ben poche, cause intentate in difesa dei suoi cittadini nessuna.

Ma leggo ora: «Nei limiti delle possibilità di intervento di una Regione a statuto ordinario – fa presente Lanzarin – abbiamo attivato un intervento, subito operativo, di assistenza legale indiretta, (in pratica arrangiatevi) per sostenere le richieste risarcitorie dei piccoli risparmiatori. E continuiamo a dare continuità a questa forma di sostegno, in modo di consentire ai risparmiatori più fragili e più in difficoltà, di vedersi assistiti in modo competente e professionale per poter recuperare il più possibile quanto avevano investito per il proprio futuro». “I destinatari sono Associazioni e Comitati che rappresentano almeno dieci cittadini residenti in Veneto danneggiati da “Veneto Banca e “Banca Popolare di Vicenza.”…»

Ecco l’esempio di un ennesimo finto aiuto, soldi che finiranno direttamente nelle tasche di avvocati per avviare cause che, come mi è stato sussurrato in privato da esponenti di associazioni locali, non porteranno a nulla.

Cui prodest? Dicevano i latini, ma è chiaro….. agli avvocati “difensori dei nostri diritti” e alle associazioni che spesso hanno usufruito di questa forma di sostegno a propria discrezione, senza neanche richiedere la documentazione necessaria (può bastare un’autocertificazione?) per accedere all’obolo di Zaia. Associazioni che nate come un organismo unico si sono poi smembrate in tante associazioni minori ai più sconosciute, ma forse utili sulla carta per ottenere sovvenzioni per se stesse. In tema di trasparenza rimango in attesa assieme a molti altri della pubblicazione del bilancio della regione in cui siano riportati i nominativi delle Associazioni e l’importo del denaro erogato a ciascuna di loro.

Ora come ora ho una grande perplessità: se dovessero esserci nuove elezioni, a chi darò il mio voto?

Al Pd che nelle figure di Renzi, Gentiloni e Mattarella mi hanno messo sul lastrico?

Al M5S che si pulisce la coscienza dandoci un 30% sul filo del rasoio dopo aver promesso in campagna elettorale il risarcimento totale del furto subito?

Alla Lega che volutamente non ci ha tenuto in alcuna considerazione e dopo essersi creduta un leone si ritrova ora messa all’angolo?

Se queste sono le prospettive sarà opportuno per me restituire la tessera elettorale, a votare il “meno peggio” non ci sto più.

Da Il Gattopardo: “Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima.”  Questa è l’Italia!

Distinti saluti

Luca da Treviso