(Articolo sulla storia di Aristide Malnati da VicenzaPiù Viva n. 12, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).
Un Indiana Jones, che si è formato in Università prestigiose (Milano, Zurigo, Strasburgo), che ha condotto scavi in Egitto e che poi, dopo un percorso tortuoso ma con una certa logica, ha varcato la porta rossa della Casa del Grande Fratello.
Aristide Malnati, milanese di 60 anni, ne ha da raccontare, alternando i misteri delle Piramidi e le tresche alla corte dei faraoni alle liti per futili motivi nella Casa più spiata d’Italia.
«Liti a cui non ho mai partecipato, ma solo assistito con distacco british. Mai neanche una banale parolaccia in tre mesi di GF. E nemmeno durante gli altri Reality».
Sì perché oltre al GF ne hai fatti altri due, giusto?
«Non mi sono fatto mancare niente: prima L’isola dei famosi (2016), poi appunto Grande Fratello (2020) e infine La Pupa e il Secchione (2022): 6 mesi davanti all’occhio impietoso delle telecamere, sommando le tre esperienze».
Un percorso affascinante, il tuo, ma fortemente insolito. Ma procediamo con ordine. Inizi da Ramses e Cleopatra, o più precisamente dallo studio dei papiri.
«Precisazione doverosa. Io sono un Papirologo greco non un Egittologo. Non leggo i geroglifici, ma i documenti e i testi letterari scritti nella lingua di Platone. Perché appunto l’Egitto, che grazie al clima secco del deserto è quasi l’unico posto al mondo ad aver conservato fragili papiri, è stato conquistato da Alessandro Magno (332 a. C.), è diventato Regno macedone sotto i Tolemei e in seguito in esso, passato sotto Roma dopo la sconfitta di Cleopatra e Marco Antonio ad Azio (31 a. C.) il greco, l’inglese dell’epoca, continuò a essere lingua ufficiale».
Affascinante! E sotto le sabbie di questi antichi villaggi cosa avete scoperto?
«Un mondo. La vita quotidiana dell’epoca: attrezzi agricoli, strumenti di lavoro, stoviglie in terracotta, anfore, vasellame, monete anche con il volto di Cleopatra (che era bruttina), mummie anche di coccodrillo, stoffe, giochi per i più piccini come dadi o trottole, senza dimenticare strumenti per il trucco e gioielli per le giovani fanciulle in fiore o per matrone più attempate. E, infine, i preziosi papiri».
Ecco, citami quello più importante trovato da te.
«Trovato dai nostri formidabili operai, erano loro a eseguire manualmente lo scavo. Io li decifravo insieme ad altri colleghi (siamo sul sito di Tebtynis, a 90 km sud-ovest del Cairo).
Il più importante, dunque… Sicuramente un ampio frammento di quasi mezzo metro di un’opera della prima filosofia stoica, scritta forse da Zenone di Cizio o da Cleante. Un testo che parla degli ‘Indifferenti’, enti che sono importanti dal punto di vista pratico ma di nessun peso morale, come il denaro o la buona salute. E sai a un certo punto del testo chi viene citato, come maestro insuperabile di virtù?»
Chi?
«Niente meno che Socrate, il più grande filosofo della storia. Immaginati l’emozione nel leggere il suo nome».
Da Socrate, appunto, al GF. Un miracolo di comunicazione.
«Miracolo fino a un certo punto. Perché anche al GF o all’Isola intrattenevo i miei compagni di avventura televisiva con aneddoti su Platone o su Nefertari, la più bella tra le mogli del faraone Ramses II. Paragoni tra mondo contemporaneo e civiltà antiche, che poi era stata un’idea di Alfonso Signorini».
Perché Alfonso? Spiega che sono curiosa.
«Era il mio compagno del primo banco al Liceo classico Omero di Milano. Pensavamo solo a studiare e divorare i classici della letteratura. Ebbene lui mi coinvolse nel Signorini Show, su Radio Montecarlo dal 2006 al 2014, e mi spinse a paragonare i vizi e le virtù di oggi con le stesse cose di 2-3000 anni fa. Sai che già Nerone faceva cene eleganti nella Domus Aurea? Hanno trovato circa 15 anni fa la ‘coenatio rotunda’, la tavola girevole dove l’Imperatore si attovagliava con la sua corte dei miracoli».
E adesso non ti fermi più. Giriamo il mondo insieme, ormai da quasi dieci anni.
«E’ vero. Per Storia e Misteri, la nostra trasmissione sui misteri della storia e sui grandi scenari naturali, siamo stati in posti incredibili. Da Palawan, la paradisiaca isola delle Filippine (dove DiCaprio ha immaginato il film The Beach, che poi ha girato a Phuket in Thailandia e noi siamo stati anche lì), fino ai templi di Angkor in Cambogia (secondo alcuni costruiti dagli extraterrestri quando c’erano i dinosauri); dal parco con il drago di Komodo (Indonesia) al parco di Maerim, nel Nord Thailandia, a fare il bagno con gli elefanti selvaggi. Senza dimenticare gli obelischi delle moschee e i mercatini con le spezie di Muscat (Oman) o addirittura il Santo Sepolcro di Nostro Signore a Gerusalemme (ma quella è un’esperienza che merita un’intervista a sé). E dopo che i nostri viaggi in Oriente sono diventati un libro (I mille volti d’Oriente, Giraldi Editore), adesso Storia e Misteri diventa una rubrica a nostra firma su questa testata. Sei pronta per partire di nuovo?».