Clamoroso successo degli indipendentisti irlandesi dello Sinn Fein (noi stessi in lingua gaelica) alle elezioni che si sono svolte il 5 maggio in Irlanda del Nord, nelle sei contee ancora occupate dalla Gran Bretagna; è la prima volta che il partito che si batte per la riunificazione alla madrepatria irlandese risulta vincente alle elezioni con quasi il 30 % dei voti.
Con il trattato di pace del venerdì santo (10 aprile 1998) e con la dichiarazione dell’ IRA della fine della lotta armata (28 luglio 2005) la questione dell’Irlanda del Nord poteva sembrare risolta; invece ha ripreso forza e vigore dopo la Brexit e il risultato di questi giorni dimostra come nelle contee dove, per il momento, sventola ancora l’Union Jack il sentimento patriottico irlandese è ancora forte, fortissimo, ed è un risultato che potrebbe dare nuovo entusiasmo agli indipendentisti scozzesi, sconfitti al referendum per l’indipendenza del 18 settembre 2014, in una elezioni dove i giovani avevano votato in maggioranza per l’indipendenza scozzese: è solo questione di tempo …
Ma poiché le elezioni non sono solo aridi numeri, non può sfuggire che questa storica vittoria sia avvenuta nell’anniversario dell’estremo sacrificio di Bobby Sands, il patriota irlandese che morì il 5 maggio 1981 dopo sessantasei giorni di sciopero della fame nel carcere di Long Kesh.
“La nostra vendetta sarà il sorriso dei nostri bambini” lasciò scritto Bobby Sands, e mai come adesso i bambini irlandesi possono incominciare a sorridere.
Voglio credere che, quello che arriva dall’Irlanda del Nord, sia un messaggio di speranza per tutti i popoli, le “nazioni senza stato” che rappresentano milioni di europei in lotta per il riconoscimento dei loro diritti, storici, culturali, politici: dalla Catalunya alla Bretagna, dalla Corsica alla Sardegna; ed è un messaggio di speranza anche per noi veneti, nonostante l’incessante propaganda di stampo colonialista del governo di Roma, nonostante forme più o meno sotterranee di repressione, nonostante il tentativo di normalizzazione portato avanti da questo o quel partito, da questo o quel “capitano”, sotto la cenere il sentimento identitario veneto continua ad essere vivo più che mai …
N.B. le foto risalgono all’agosto 2011, data del mio ultimo viaggio in Irlanda.