Infermiere di famiglia in Veneto, scontro tra Sonia Brescacin (Lega-LV) e Cristina Guarda (EV)

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infermiere di famiglia
Cristina Guarda e Sonia Brescacin

Botta e risposta sul tema dell’Infermiere di famiglia tra le consigliere regionali Sonia Brescacin dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta e Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde.

Ieri, come vi avevamo raccontato, la Giunta regionale del Veneto ha dato via libera all’istituzione della figura sanitaria avallando la proposta dell’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

“Un elogio al lavoro della Giunta Zaia e in particolare all’assessore Lanzarin per aver approvato, nella seduta di ieri, la delibera che istituisce formalmente la figura sanitaria dell’Infermiere di famiglia o comunità – ha detto – ha detto la presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto Sonia Brescacin. Il Veneto è ora la prima Regione in Italia a dotarsi di questa nuova risorsa professionale. Un modo concreto per essere vicini alle famiglie, portando l’assistenza il più vicino possibile anche alle persone che non sono ricoverate presso le strutture, ma con i loro famigliari hanno bisogno di un aiuto professionale nelle loro dimore.

È un primato di cui essere orgogliosi, per il risultato e per l’innovazione: l’Ifoc, Infermiere di famiglia o comunità, avrà un ruolo fondamentale per la gestione dell’assistenza legata alla cronicità e alla fragilità degli utenti, rivolgendosi a persone non eleggibili all’Assistenza Domiciliare Integrata o alla gestione in strutture intermedie-residenziali, o setting specialistici o per acuti. In questo modo, vogliamo portare l’assistenza infermieristica vicina al cittadino e alle sue esigenze, rafforzare le professionalità del settore infermieristico.

Con disappunto – conclude Brescacin – colgo che, purtroppo, nemmeno questo va bene alle opposizioni: la consigliera Guarda dovrebbe complimentarsi per l’ottimo risultato, invece di provare a sminuire l’iniziativa e la nostra Sanità. Rendendo poco onore, tra l’altro, al lavoro di questi straordinari professionisti”.

Poi, la replica di Cristina Guarda: “Rispetto alla questione dell’infermiere di famiglia à ha detto -, noto un nervosismo evidente da parte della Maggioranza.

Ho lodato l’introduzione degli infermieri di famiglia e ricordato che il Veneto non è stata la prima regione a introdurli. Il senso delle mie parole è espresso a chiare lettere, ma la replica della Presidente della commissione Salute in Consiglio regionale rende altrettanto evidente che la maggioranza ha tantissimo tempo a disposizione per elaborare strategie difensive su presunti attacchi agli infermieri di famiglia che nessuno si è sognato o si sognerebbe mai di fare.

Non era questo il punto, che sta altrove: si smetta di fare propaganda, di inventare insussistenti record positivi nel Veneto reale, quello dei record negativi in sanità”, ha concluso Cristina Guarda.