Nell’ultima settimana in Veneto sono 79.810 i casi stimati di influenza stagionale. Il dato è riportato nel report del sistema di sorveglianza epidemiologica del contagio nell’ambito della rete Influnet. L’incidenza generale è pari a 16,44 casi per mille abitanti. Un dato che – fanno notare gli esperti – segna come, allo stato attuale, si sta registrando l’incidenza più alta dal 2004.
La fascia di età più colpita è quella dei bambini da 0 a 4 anni con 45,72 casi per mille, seguita da quella tra i 5 e i 14 anni con 37,29 casi per mille. Incidenza attenuata tra i cittadini tra i 15 e i 64 anni che fanno registrare 11,39 casi per mille.
La sintomatologia si manifesta con febbre, brivido, tosse, mal di gola, cefalea, dolori muscolari, astenia, naso chiuso e/o naso che cola. Il virus influenzale può indebolire temporaneamente il sistema immunitario, anche in soggetti giovani e sani, e può favorire la comparsa, insieme all’influenza, anche di infezioni batteriche contemporanee quali bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti.
“Stiamo assistendo a una diffusione particolarmente aggressiva dell’influenza stagionale – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin -. Gli esperti di dicono che molto probabilmente è una conseguenza di una circolazione del virus che negli ultimi due anni è stata ostacolata dagli accorgimenti per contenere la pandemia. Il vaccino antinfluenzale, quindi, si rivela un efficace strumento di prevenzione e protezione dai virus dell’influenza stagionale. Serve ad evitare di contrarre l’influenza e, nel caso di contagio, ad essere più protetti e quindi evitare di sviluppare forme più gravi che possono anche portare al ricovero. Con esso, inoltre, è possibile proteggere le persone fragili con cui si entra in contatto. Invito chi non lo ha ancora fatto a vaccinarsi”.
La vaccinazione, quindi, è raccomandata e gratuita per tutti i cittadini con più di 60 anni, per le persone fragili con malattie croniche, per le donne in gravidanza, per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni, per i caregiver e per i lavoratori in ambito sanitario. Ci si può vaccinare dal medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta per quanto riguarda i bambini, presso gli ambulatori dei Servizi Vaccinali delle ULSS, ed in alcune farmacie.