Infrastrutture idriche, operazione Hydrobond di Viacqua e Viveracqua: 700 milioni per nuove opere

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Angelo-Guzzo Viveracqua Viacqua
Angelo-Guzzo Viveracqua Viacqua

Viacqua e altri 5 gestori idrici del Consorzio Viveracqua hanno sottoscritto una nuova “operazione-hydrobond”, la terza dalla nascita di questo strumento. “L’emissione di obbligazioni – spiega in un comunicato il Presidente di Viacqua, Angelo Guzzo (in foto) – ha un duplice valore: da un lato viene immesso nuovo capitale nelle società che gestiscono l’idrico per attuare gli investimenti necessari, dall’altro l’utente finale vede i costi della bolletta calmierati. Da anni, infatti, la bolletta non è più sufficiente a supportare gli investimenti messi in campo”.

“Si pensi che solo Viacqua – è il commento del Direttore Generale di Viacqua, Alberto Piccoli – nel Piano Triennale 2020-2022, ha messo sul paniere investimenti per 168 milioni di euro. Al fine di garantire un congruo equilibrio economico finanziario negli investimenti l’azienda ha un fabbisogno di 93 milioni che potranno essere immessi proprio tramite hydrobond. I prestiti obbligazionari saranno poi rimborsati agli investitori con gli incassi delle bollette degli anni futuri”.

Viveracqua ha ricevuto il mandato dai gestori per sottoscrivere l’operazione e oggi, 26 ottobre, ha avuto luogo l’emissione dei bond. Si conferma così anche il vantaggio intrinseco dell’azione consorziata dei gestori idrici confluiti in Viveracqua, che solo con una tale massa critica hanno potuto accedere allo strumento previsto dalla Banca Europa degli Investimenti (BEI).

“Questa operazione – è il commento del Direttore Amministrativo di Viacqua, Enrico Lenzini – mette in sicurezza il piano degli investimenti futuri. Lo fa attraverso un percorso virtuoso di consolidamento nel lungo termine del debito ad un costo molto favorevole. I nuovi hydrobond rappresentano un’operazione finanziaria di grande innovazione e successo, che replica e perfeziona quella già intrapresa da Viacqua negli anni scorsi e che, per la sua capacità di attrarre importanti investitori istituzionali (Banca Europea degli Investimenti, Cassa Depositi e Prestiti e un fondo pensioni austriaco), è diventata un modello anche a livello nazionale.”

Con l’operazione Viveracqua Hydrobond 2020 prosegue con successo la strada del finanziamento innovativo dei piani d’investimento delle società in house che gestiscono il Servizio Idrico Integrato nella regione Veneto: si è infatti conclusa positivamente la terza emissione di Hydrobond per un valore complessivo di 248 milioni di euro da parte di 6 gestori consorziati in Viveracqua: Acquevenete S.p.A., Alto Trevigiano Servizi S.r.l., Azienda Gardesana Servizi S.p.A., Livenza Tagliamento Acque S.p.A., Piave Servizi S.p.A. e Viacqua S.p.A..

Viveracqua Hydrobond 2020 è un’operazione di sistema realizzata grazie alla sinergia tra gestori in house all’interno della società consortile Viveracqua, che comprende 12 aziende del Servizio Idrico Integrato di tutto il Veneto. Si tratta della terza operazione di finanziamento promossa da Viveracqua a sostegno dei piani di investimento dei gestori del Servizio Idrico Integrato consorziati, realizzata attraverso il ricorso diretto al mercato dei capitali, dopo le positive esperienze – sempre coordinate da Banca Finint – già maturate nel 2014 con l’operazione Viveracqua Hydrobond 1 (150 milioni di euro, che si sono tradotti in 341,4 milioni di investimenti realizzati) e nel 2016 grazie all’operazione Viveracqua Hydrobond 2 (77 milioni di euro, con cantieri per 197,4 milioni).

I proventi dell’operazione saranno interamente impiegati per supportare gli investimenti nei territori in cui operano le sei società emittenti che servono più di 320 Comuni e quasi 2,3 milioni di abitanti grazie a una rete acquedottistica che sfiora i 27.000 chilometri. Complessivamente, sono previsti interventi su tutto lo spettro del servizio idrico integrato nel contesto dei piani di crescita dei gestori che prevedono investimenti per circa 700 milioni di euro nei prossimi quattro anni.

I 6 gestori hanno emesso ciascuno 3 titoli obbligazionari con scadenza diversa (uno con vita legale pari a 24 anni, uno a 17 anni e uno a 14 anni, diversi anche per tasso d’interesse) – per un totale quindi di 18 – tutti interamente sottoscritti dalla società veicolo Viveracqua Hydrobond 2020 S.r.l., che detiene le obbligazioni in tre comparti separati tra loro in base alla scadenza, con 6 titoli obbligazionari ciascuno. La società veicolo ha finanziato la sottoscrizione dei titoli obbligazionari di ciascun comparto emettendo a sua volta 3 serie di titoli asset backed, sottoscritti dagli investitori. I titoli emessi dalla società veicolo beneficiano inoltre di un supporto di credito per cassa, fornito in forma mutualistica dagli stessi 6 Gestori, proporzionalmente all’importo emesso da ciascuno. La disponibilità dei 6 Gestori emittenti a “fare sistema”, garantendosi reciprocamente, ha consentito agli stessi di accedere al mercato dei capitali e cogliere le opportunità offerte da investitori specializzati in grandi investimenti infrastrutturali, ottimizzando così le caratteristiche del finanziamento.

La BEI -Banca Europea per gli Investimenti ha agito come unico investitore nei titoli a 24 anni, sottoscrivendo il 50% del totale finanziato per 124 milioni di euro. Kommunalkredit Austria AG ha agito come unico investitore nei titoli a 17 anni per 74 milioni di euro e Cassa Depositi e Prestiti ha investito 30 milioni di euro nei titoli c.d. Short. Altri investitori istituzionali nel comparto c.d. short per ulteriori 20 milioni di euro sono stati Volksbank, Banco di Desio e della Brianza, Fondo Pensione – Solidarietà Veneto e Banca Valsabbina.
Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato da Banca Finint e dallo Studio Legale Cappelli RCCD ha agito in qualità di arranger, collocatore e consulente legale dell’operazione. Banca Finint agirà anche con diversi ruoli in qualità di agente della società veicolo (tra cui quello di Servicer), mentre Sinloc ricoprirà il ruolo di Monitoring Agent. BEI e CDP sono state assistite dallo Studio Legale Legance, mentre Kommunalkredit Austria è stata assistita da un team dedicato dello Studio Legale Cappelli RCCD. Ha assistito le società nei processi deliberativi lo studio Pirola Pennuto Zei di Padova.

“Un’operazione della portata di Viveracqua Hydrobond 2020 richiede un terreno preparatorio consolidato – dichiara Monica Manto, Presidente del Consorzio Viveracqua – Non sarebbe stata possibile senza la stabile collaborazione tra i gestori idrici pubblici veneti, una sinergia quotidiana che ha ormai raggiunto una maturità industriale, a quasi dieci anni dall’avvio del consorzio. Quello di oggi è un risultato che ci consentirà di sostenere, senza rallentamenti, gli investimenti di cui il comparto idrico ha bisogno e che sono anche un volano fondamentale per l’economia dei nostri territori. I 700 milioni di euro di nuove opere che vedranno l’avvio grazie a questa emissione si aggiungono ai 539 milioni in cantieri già realizzati a partire dal 2014 grazie alla prima e alla seconda emissione Hydrobond, per un totale di oltre 1.200 milioni di euro investiti in Veneto per migliorare le reti e gli impianti, offrire un servizio più efficiente ai nostri utenti e alzare gli standard di tutela ambientale. Il nostro grande ringraziamento va agli investitori che hanno sostenuto questa innovativa operazione finanziaria di sistema”.

“Sono particolarmente orgoglioso per questa operazione: la BEI è stata a fianco del consorzio Viveracqua sin dalla nascita e insieme abbiamo creato una struttura finanziaria innovativa a livello europeo, che permette di far arrivare i vantaggi della nostra finanza anche a società locali di medie o piccole dimensioni radicate nel territorio. Nel complesso, sono stati attivati investimenti per oltre un miliardo in un settore, quello idrico, che riguarda la vita di tutte le famiglie e le imprese venete. Un’operazione, inoltre, che ha una visione di lungo periodo e nel corso degli anni porterà a concreti miglioramenti in tutta la catena regionale delle acque”, ha dichiarato il Vicepresidente della BEI, Dario Scannapieco.

“L’operazione conclusa oggi a favore di Viveracqua e in sinergia con gli altri investitori istituzionali, consente di supportare finanziariamente i piani crescita di sei operatori del consorzio veneto e conferma il nostro ruolo al fianco delle imprese italiane per generare un impatto positivo su tutto il territorio e per migliorare la vita dei cittadini” – ha dichiarato Fabrizio Palermo, Amministratore delegato di CDP – “Il bond emesso rappresenta un nuovo strumento finanziario attraverso il quale CDP, come Istituto Nazionale di Promozione, contribuisce al processo di sviluppo sostenibile del Paese. Infatti, soprattutto in questo momento, c’è bisogno di infrastrutture moderne, sicure ed efficaci che favoriscano la ripartenza dell’Italia”.

“Siamo lieti di aver supportato le società del Consorzio Viveracqua nei loro ambiziosi piani d’investimento, specialmente in uno scenario difficile come quello determinatosi con la pandemia – dichiara Giovanni Perissinotto, AD di Banca Finint –. Questa emissione, che unisce in partnership Banca Finint a investitori istituzionali dello standing di Banca Europea per gli Investimenti, Kommunalkredit Austria e CDP, dimostra la validità dello strumento già utilizzato nel 2014 e 2016 in forma sistemica, utile a finanziare, a condizioni estremamente competitive di durata e tasso, ambiziosi programmi infrastrutturali a beneficio della collettività”.

“Questa operazione presenta tutti gli elementi su cui Kommunalkredit ha costruito la propria attività nei settori delle infrastrutture e dell’energia, con al centro la nostra mission di “creare una miglior vita quotidiana”. Nonostante l’accesso a fonti d’acqua pulite e sicure sia dato per scontato in buona parte del mondo, la ristrutturazione ed il miglioramento di queste infrastrutture rimane un fondamento della costruzione di un futuro sostenibile per la nostra società” dichiara Bernd Fislage, CEO di Kommunalkredit.