Innovazione Veneto, la Regione punta a Sanità e Turismo per massimizzare le politiche di investimento

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Palazzo Balbi Regione Veneto

Nell’ambito dell’innovazione in Veneto, la Giunta regionale ha approvato la delibera con la quale è stata definita la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3).

“Si tratta – spiega un comunicato stampa – del documento che identifica gli ambiti su cui focalizzare gli interventi della Regione del Veneto per massimizzare l’efficacia dei contributi pubblici con particolare riferimento al Programma Regionale FESR 2021-2027”.

In merito si registra il commento del presidente della Regione, Luca Zaia. “Grazie ad un notevole lavoro di collaborazione con università e imprese – ha detto -, abbiamo individuato le nuove linee guida sulle quali indirizzare le politiche regionali fino al 2027, dando spazio ad alcuni ambiti che dopo la pandemia hanno assunto maggiore importanza.

L’evoluzione dei servizi sanitari e del turismo, in particolare, sono aree dove puntiamo ad investire per garantire i primati che abbiamo, per migliorarci. Innovare è nel DNA dei Veneti e la Regione è da sempre al lavoro per fornire tutti gli strumenti necessari per sostenere questa spinta in tutti i campi, anche attraverso i fondi della programmazione comunitaria”.

“Sono stati aggiornati gli ambiti tematici e le traiettorie di specializzazione che hanno guidato le politiche regionali dal 2014 – spiega l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed innovazione, Roberto Marcato -.

Nel documento maggiore risalto è stato dato ai temi della salute (smart health) e del turismo (ambito “destinazione intelligente”), adattando le linee guida ad un contesto in continua evoluzione. Abbiamo fatto un grande lavoro di analisi e siamo certi di avere individuato le traiettorie più adeguate sulle quali disegnare il futuro della nostra Regione nel campo dello sviluppo economico”.

Il documento ha richiesto diversi mesi di lavoro. Dal punto di vista operativo, con il supporto delle Università del Veneto, la Regione ha compiuto un’analisi finalizzata a comprendere lo stato dell’arte del sistema socioeconomico regionale con particolare riferimento agli impatti delle politiche regionali in tema di ricerca e sviluppo, delle forme di aggregazione d’impresa e delle opportunità di partecipazione delle imprese alle partnership europee, verificando lo stato di soddisfacimento dei criteri di buona governance.

Al termine del percorso è stata definita la struttura della nuova S3, che comprende sei ambiti tematici (smart agrifood; smart manifacturing; smart health; cultura e creatività; smart living&energy; destinazione intelligente) e le relative 52 traiettorie, quattro driver trasversali (trasformazione digitale; transizione verde; capitale umano; servizi per l’innovazione e nuovi modelli di business), che costituiscono elementi migliorativi per le diverse traiettorie, e due missioni che individuano elementi di visione strategica (missione strategica per la bioeconomy e missione strategica per la space economy).

Il documento sarà ora trasmesso al Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministeri e alla Commissione Europea DG Regio.