![Su Presa diretta Riccardo Iacona denuncia acque inquinate dalla concia Su Presa diretta Riccardo Iacona denuncia acque inquinate dalla concia](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2021/10/Su-Presa-diretta-Riccardo-Iacona-denuncia-acque-inquinate-dalla-concia-696x360.png)
La puntata di PRESA DIRETTA, andata in onda lunedì 18 ottobre, ha confermato, mettendo sotto lente d’ingrandimento, l’impatto devastante dei distretti della pelle italiana e l’ambiente, con particolare riferimento alle concerie del distretto nell’Ovest Vicentino e le acque inquinate. Non pochi telespettatori sono balzati dalla sedia nell’apprendere l’impatto devastante, su salute e ambiente, causato dalla enorme quantità di prodotti chimici utilizzati durante la lavorazione delle pelli, la cui azione di depurazione non garantisce alcun impatto zero, nonostante la presenza di impianti dedicati.
![Cristina Guarda, consigliere regionale Europa Verde](https://www.vipiu.it/wp-content/uploads/2021/10/2021-10-19_616ed94de5e2d_photo_2021-10-19_11-31-32-225x300.jpg)
Sulla questione interviene la Consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde): “Da anni denunciamo il livello di inquinamento che da ormai già dal dopoguerra subiscono gli abitanti del distretto della concia e dei comuni a valle. Inquinamento che impatta l’aria, ma anche i fiumi E la falda acquifera, con i terreni irrigati attraverso acque contaminate o concimati coi gessi risultanti da questo tipo di produzione. Ringrazio, quindi, chi continua a fare emergere la contraddizione di un Veneto che chiede al Governo di intervenire, ma che in realtà, per quanto di sua competenza, agisce timidamente nella riduzione dell’impatto a monte dell’inquinamento da Pfas, idrogeno solforato ed altri inquinanti emergenti e non.
Da anni proponiamo convintamente azioni concrete allo scopo di risolvere il problema a monte. Ciò significa non solo agire sui siti contaminati, ma anche fare in modo che gli impianti civili non scarichino acqua nei fiumi, perché è necessario depurarla in loco e provvedere al suo riutilizzo per garantire risparmio idrico e la tutela delle acque necessarie agli acquedotti e all’agricoltura. Proposte rimaste e inascoltate!
Mentre presso tribunale Vicenza si sta celebrando il processo per inquinamento più grande della storia del nostro Paese, in Veneto ancora oggi si continua ad avvelenare l’ambiente e quindi i suoi cittadini.
Possibile che si debba reagire politicamente e istituzionalmente solo dopo denunce di cittadini e inchieste giornalistiche?”