Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Stefano Fracasso torna – con una nota – sul tema dell’ambiente a seguito della pubblicazione del rapporto dell’Agenzia Europea per l’ambiente che sottolinea come 3.7 milioni di cittadini europei a rischio, sul totale di 3.9 milioni, vivano nel nord-Italia: “Ambiente e salute. Il legame è oramai sempre più stretto.
Lo dimostra nuovamente, qualora ce ne fosse bisogno, il rapporto dell’Agenzia Europea per l’ambiente che sottolinea come in Veneto e più in generale nel nord-Italia la situazione ambientale sia disastrosa. Scelte come quelle del blocco del traffico sono evidentemente palliativi. Ci vogliono investimenti per sostituire le vecchie caldaie con stufe tecnologiche ad alta efficienza; serve investire nella mobilità sostenibile, dai treni agli autobus elettrici, dalle piste ciclabili alla mobilità elettrica. L’inquinamento e il cambiamento climatico non sono più temi di una nicchia, ma sono invece tra le priorità dei cittadini, come testimoniano anche i sondaggi. Regione Veneto e Governo devono darsi una mossa mettendo al centro questi temi e puntando ad uno sviluppo sostenibile del territorio, che crei ricchezza ma allo stesso tempo benessere dei cittadini”.
Il capogruppo del Pd Fracasso interviene anche sulle polemiche dei 5 stelle contro la realizzazione dell’alta velocità/alta capacità in Veneto.
“Il modello friulano a cui puntano i cinque stelle? In Veneto vuol dire lasciare a piedi i pendolari. Vogliamo invece il modello Padova Mestre, che permette qualità del servizio e orari precisi e puntuali. Nella tratta Venezia-Trieste, presa come esempio dal movimento di Grillo, il traffico è meta di quello della direttrice Verona-Venezia. Infatti tra Padova e Venezia ci sono già 4 binari e i treni regionali possono viaggiare ogni 15 minuti. Con soli due binari questo non sarebbe possibile. Senza i quattro binari tra Verona e Padova i pendolari continueranno a subire i ritardi e non vedranno mai un servizio di qualità cadenzato. Ma ai pentastellati questo non interessa, sono prigionieri delle loro gabbie ideologiche e preferiscono continuare a fare polemica nonostante, come dimostrato qualche giorno fa, in commissione parlamentare facciano finta di nulla”.