È stato insediato questa mattina a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dal Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Finco, il Comitato Regionale per le Comunicazioni – Corecom, rinnovato nelle scorse settimane. Il Comitato è un organo che esercita una pluralità di funzioni, proprie e delegate, in ragione dei rapporti intercorrenti sia con la Regione, sia con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – Agcom. In particolare, la Legge regionale istitutiva del Comitato, la n. 18/2001, definisce il Corecom quale organo di consulenza e di gestione della Regione, e di controllo, in materia di comunicazioni. Inoltre, in forza della Legge nazionale n. 249/1997, istitutiva dell’Agcom, il Corecom è organo funzionale della stessa Agenzia. Il Comitato è costituito da cinque componenti: il Presidente Marco Mazzoni Nicoletti, Enrico Beda, Fabrizio Comencini, Edoardo Figoli e Stefano Rasulo.
“Nel corso degli ultimi anni – ha ricordato il Vicepresidente Finco a margine della seduta di insediamento – il Corecom si è dimostrato molto attivo e ha guadagnato una grande credibilità a livello nazionale proprio per la sua operatività e per i risultati che è riuscito a ottenere. Nei prossimi mesi saremo impegnati soprattutto sul fronte dello ‘switch off’, ossia sul passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione da parte delle emittenti televisive, una materia che purtroppo ancora oggi molti cittadini veneti conoscono poco o non conoscono; l’indirizzo che è stato dato al nuovo organismo è appunto quello di far conoscere questa novità sul territorio attraverso l’apertura di punti informativi nei comuni di dimensione medio-grande, lavoro che consentirà di avvicinare i cittadini a questa importante realtà. Su questo passaggio è in corso una sorta di ‘braccio di ferro’ con il ministero: sappiamo che sul tavolo c’è la problematica generale legata alle frequenze e quella, particolare, legata al Veneto a causa delle interferenze con le frequenze delle regioni confinanti come Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna; abbiamo chiesto al ministero la nuova pianificazione di Rai Way per poter programmare la copertura totale, senza interferenze, all’interno dei confini regionali. Inoltre, inizieremo una campagna di informazione rivolta ai cittadini che dovranno cambiare televisore o, in alternativa, acquistare un decoder, e che esistono dei contributi a livello statale stanziati a questo scopo, in funzione dell’avvento della nuova tecnologia. Infine, rivolgo un ringraziamento a Gualtiero Mazzi, Presidente uscente del Corecom, per il grande lavoro svolto: il Corecom del Veneto cinque anni fa non era il Corecom di oggi, e se abbiamo ottenuto visibilità a livello nazionale, ciò è dovuto al grande lavoro che è stato fatto, un lavoro di qualità che ha portato il Veneto a un livello altissimo, riconosciuto da tutte le regioni italiane”.
“Il Corecom del Veneto – ha aggiunto il Presidente Mazzoni Nicoletti – svolge un compito fondamentale: è, infatti, organo di garanzia in tema di comunicazioni, ruolo che è diventato particolarmente delicato nel periodo della pandemia, sia in ambito televisivo, sia ambito social media; questi temi saranno oggetto di ulteriore approfondimento, sviluppo e analisi nel corso del nostro mandato. Altri temi che continueranno a caratterizzare il lavoro del Corecom nel corso dei prossimi mesi saranno, da un lato, la tutela dei minori, con una serie di incontri dedicati al cyberbullismo, e su un altro versante, il passaggio al nuovo digitale terrestre che, da settembre, dovrebbe interessare anche il Veneto, passaggio che presenta una serie di problematiche che affronteremo assieme al Consiglio e alla Regione per permettere ai cittadini veneti di poter fruire della nuova tecnologia. Il Corecom, negli ultimi anni, inoltre, è stato in prima linea sulle conciliazioni e sulle definizioni in materia di telefonia: è un settore delicato al quale il Comitato ha sempre prestato grande attenzione, accumulando grande esperienza nel settore, consentendo agli utenti di ricevere tutela gratuita nei confronti dei comportamenti, non sempre chiarissimi, messi in atto dalle compagnie telefoniche. Nel prossimo quinquennio, quindi, ci impegneremo anche per far conoscere ai cittadini il nostro lavoro e le potenzialità del Comitato”.