Insetti come alimenti, via libera Ue. Scordamaglia (Filiera Italia): “l’Europa invita i cittadini verso forme di consumo lontane dai propri territori e tradizioni”

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Luigi Scordamaglia (Filiera Italia)
Luigi Scordamaglia (Filiera Italia)

“Un altro paradosso di un approccio troppo ideologico alla Farm to Fork” così Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, accoglie e commenta in una nota il via libera dell’Ue al primo insetto come alimento. “Da una parte si spinge verso una messa in discussione della produzione delle nostre straordinarie eccellenze alimentari, soprattutto zootecniche, prodotte secondo un modello di sostenibilità unico al mondo” dice Scordamaglia “dall’altra si spingono cibi etnici, alternativi e strumentalmente proposti come più sostenibili per coprire la richiesta crescente di proteine nobili”.

E proseguono da Filiera Italia “Mentre i Paesi in progressiva crescita vogliono accedere al consumo dei nostri prodotti carnei o a base di latte, per beneficiare del loro straordinario valore nutrizionale e della loro qualità, ”.

“Legittimo offrire la più ampia varietà possibile di cibo da qualunque parte provenga, ma non si liquidino in fretta i principi della nostra sana ed equilibrata tradizione alimentare – conclude il consigliere delegato – o così facendo si rischia di perde di vista il vero obiettivo della nuova strategia che orienterà per i prossimi decenni le politiche agroalimentari europee: produrre sempre più qualità naturalmente impattando sempre meno e fornendo alle persone cibo sano e sicuro”.