Integrazione Scolastica nel Vicentino, presidio Cgil a Bassano: non convince il nuovo appalto

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La Funzione Pubblica della CGIL di Vicenza e provincia critica i criteri del nuovo appalto per il Servizio di Integrazione Scolastica, che prevede l’ingaggio di 160 operatori deputati a seguire 560 ragazzi e ragazze disabili durante l’attività scolastica. Ma, soprattutto, al centro dell’attenzione ci sono le condizioni contrattuali e lavorative che l’Ulss 7 pedemontana è pronta ad adottare.

Allo scopo ieri, lunedì 22 aprile 2024, il sindacato vicentino ha svolto un presidio all’ospedale di Bassano del Grappa.

“Dalla documentazione presentata – spiegano dalla Cgil di Vicenza – mancano circa 32 mila ore di assistenza che storicamente venivano assegnate e le precisazioni di Ulss di un riconoscimento ulteriore di ore, non convince in modo particolare perché sembra riferita esclusivamente a nuovi casi.

Rispetto all’impostazione dell’appalto per l’Integrazione scolastica in essere che ad oggi non retribuisce il personale quando il bambino è assente, una sorta di lavoro a cottimo, il prossimo bando prevederà un’assegnazione sulla presenza presunta che comporterà una riduzione in termini di ore dei contratti del personale. Questo processo causerà inevitabilmente un forte turn-over perchè i lavoratori coinvolti potrebbero cercare altrove contratti maggiormente garantiti.

Questo tipo di sistema detto a canone, risulta precario di garanzie e chiarezza ed essendo come impostazione il primo in regione, rischia di provocare un effetto domino anche per gli appalti in scadenza nelle altre Ulss perché in sintesi permette un risparmio economico importante a discapito di utenti, famiglie e lavoratori.

Ridurre le ore di assistenza pone il rischio di negare la possibilità di raggiungere a pieno il potenziale isolando ulteriormente e compromettendo il diritto all’uguaglianza di opportunità”, conclude la Cgil Vicenza.