Intel rivoluziona le reti con l’infrastruttura Xeon 6

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(Adnkronos) – Barcellona ha ospitato, durante il Mobile World Congress 2025, la presentazione di una piattaforma infrastrutturale di rete Intel di nuova generazione, basata sui processori Xeon 6. Questa innovazione si colloca in un momento cruciale per il settore delle telecomunicazioni, in piena trasformazione grazie all'impatto dell'intelligenza artificiale e del 5G, che stanno radicalmente modificando il concetto stesso di rete e connettività. Il settore delle telecomunicazioni si trova oggi ad affrontare sfide complesse. Gli operatori sono chiamati a modernizzare le proprie infrastrutture, un processo che implica investimenti significativi, la necessità di garantire elevati standard di sicurezza e l'integrazione con sistemi preesistenti, spesso obsoleti. La piattaforma Intel Xeon 6 si propone come una risposta concreta a queste esigenze, offrendo soluzioni ad alta capacità e, soprattutto, ad alta efficienza. Il segreto risiede nell'integrazione nativa dell'intelligenza artificiale, che elimina la necessità di ricorrere a hardware aggiuntivo, spesso costoso, e contribuisce a ottimizzare il costo totale di proprietà (TCO), un parametro fondamentale per gli operatori. Il cuore pulsante di questa rivoluzione è il nuovo System on Chip (SoC) Intel Xeon 6. Progettato specificamente per rispondere alle esigenze delle applicazioni di rete e dell'edge computing, questo SoC, afferma Intel, stabilisce un nuovo standard in termini di prestazioni per Watt, un indicatore chiave dell'efficienza energetica. L'accelerazione dell'intelligenza artificiale è resa possibile dall'integrazione delle tecnologie Intel Advanced Vector Extensions (AVX) e Intel Advanced Matrix Extensions (AMX). Le due tecnologie permettono di incrementare in modo significativo le prestazioni AI RAN (Radio Access Network) rispetto alle generazioni precedenti, il tutto senza la necessità di ricorrere ad acceleratori discreti esterni. Ma le innovazioni del SoC Xeon 6 non si limitano all'AI. Un altro aspetto cruciale è la connettività, garantita da ben otto porte Ethernet integrate. Una dotazione che assicura un throughput impressionante, fino a 200 gigabit al secondo (Gbps). La combinazione di un'architettura ottimizzata e di una capacità di elaborazione e trasmissione dati così elevata si traduce in un vantaggio concreto per gli operatori: la possibilità di ridurre drasticamente l'ingombro fisico dei server. In pratica, è possibile consolidare siti vRAN (virtual Radio Access Network) che prima richiedevano più server in siti single-server, con un evidente miglioramento del TCO. L'azienda ha inoltre annunciato l'introduzione dell'Intel Media Transcode Accelerator, il primo acceleratore di transcodifica multimediale integrato del settore, un componente che rappresenta un salto in avanti significativo nelle prestazioni per Watt dedicate alla transcodifica video. I fornitori di servizi video possono, grazie a questa tecnologia, offrire esperienze utente in tempo reale, o quasi, per eventi come sport in diretta, giochi online e aste, il tutto riducendo al contempo il consumo energetico, un fattore sempre più importante. Il SoC Xeon 6 affronta il tema della sicurezza con la massima serietà, integrando funzionalità di sicurezza avanzate. Queste funzionalità sono progettate per supportare connessioni "zero-trust", un modello di sicurezza che parte dal presupposto che nessuna connessione, interna o esterna alla rete, sia intrinsecamente sicura. L'obiettivo è garantire un ecosistema edge-to-cloud più sicuro e protetto. Intel sta guidando attivamente l'evoluzione delle reti vRAN (virtual Radio Access Network) e Open RAN, stringendo collaborazioni strategiche con i principali operatori di telecomunicazioni a livello globale. Queste partnership sono fondamentali per portare l'innovazione sul campo. Vodafone, ad esempio, sta implementando reti OpenRAN basate su Intel Xeon, dimostrando come queste soluzioni possano competere, e in molti casi superare, le prestazioni delle reti di accesso radio tradizionali. AT&T, in collaborazione con Ericsson e Intel, sta lavorando alla creazione della rete RAN più aperta, programmabile e affidabile al mondo, utilizzando il SoC Xeon 6 come piattaforma hardware RAN virtuale programmabile ad alta capacità. Samsung, dal canto suo, sta impiegando i processori Xeon 6 per migliorare le prestazioni e l'efficienza energetica delle proprie soluzioni, accelerando l'integrazione dell'intelligenza artificiale nelle reti RAN e supportando i propri obiettivi in termini di TCO e adozione dell'AI.  La sostenibilità è un altro pilastro fondamentale della strategia di Intel. I processori Intel Xeon 6 con E-core, lanciati nel 2024, sono già ampiamente adottati dai fornitori di soluzioni core 5G. L'introduzione del software Intel Infrastructure Power Manager (IPM) rappresenta un ulteriore passo avanti, migliorando l'efficienza energetica e accelerando il time-to-market per i clienti che desiderano ottimizzare le proprie infrastrutture, ridurre i consumi e minimizzare l'ingombro hardware. A completare il quadro, Intel ha introdotto nuove famiglie di controller Ethernet discreti e adattatori di rete, le linee di prodotto E830 ed E610. La famiglia E830 offre un'ampia larghezza di banda e include funzionalità di misurazione del tempo di precisione, essenziali per i carichi di lavoro vRAN in tempo reale. La famiglia E610, invece, è progettata per fornire connettività 10GBASE-T, ideale per reti di controllo a basso consumo energetico. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)