Intercettazioni, ok da Commissione Senato. Zanettin al PD: “Nessun colpo di mano di Forza Italia”

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Pierantonio Zanettin (foto da Il Dubbio)

Nessun colpo di mano di Forza Italia“. Il senatore vicentino Pierantonio Zanettin replica al Partito democratico dopo che oggi, mercoledì 20 settembre 2023, la Commissione Giustizia del Senato ha approvato la relazione presentata dalla presidente Giulia Bongiorno e dai relatori Pierantonio Zanettin di Forza Italia e Giovanni Berrino di Fratelli d’Italia a conclusione dell’indagine conoscitiva sulle intercettazioni.

Pd, M5S e Avs, con Ilaria Cucchi, hanno votato contro, mentre il senatore di IV, Ivan Scalfarotto, si è schierato con la maggioranza. A dividere sul testo è stata l’integrazione, voluta proprio da Zanettin, con la quale si è chiesto “un supplemento di riflessione su modalità e condizioni di utilizzo del Trojan per reati di minore gravità”.

Intercettazioni: polemico il Partito Democratico

Quanto avvenuto oggi, ha suscitato polemiche sul fronte del Partito democratico, che ha deciso di votare contro la relazione sull’indagine conoscitiva in seguito all’integrazione presentata da Zanettin che propone “un’ulteriore riflessione” sull’uso del Trojan anche per i reati meno gravi, rispetto a mafia e terrorismo, come quelli contro la Pubblica amministrazione.

“Con un vero e proprio colpo di mano, la maggioranza ha cambiato il testo finale della relazione sull’indagine conoscitiva sulle intercettazioni, introducendo un inedito paragrafo in materia di Trojan”, hanno detto i senatori del Pd in Commissione Giustizia Alfredo
Bazoli, Franco Mirabelli, Anna Rossomando e Walter Verini.

“È una forzatura – hanno aggiunto -, del tutto contraria a quanto sentito nelle audizioni, con la chiara finalità politica di contribuire a indebolire la lotta alla corruzione, infaticabilmente perseguita da questa maggioranza.

Le audizioni – proseguono i senatori del Pd – avevano chiaramente portato a conclusioni opposte: che non c’è oggi un abuso delle intercettazioni, che non c’è un uso smodato dei trojan, che non c’è una emergenza su pubblicazioni illegittime. Se non avessero prevalso nella maggioranza logiche di scambio politico, avremmo concordato su molte delle indicazioni pervenute invece dagli auditi, e in particolare su ulteriori miglioramenti della disciplina e delle garanzie nell’utilizzo di strumenti di ricerca della prova così delicati, compreso il captatore informatico, situati al crocevia di interessi e diritti di natura costituzionale che necessitano di adeguato e ragionato bilanciamento”.

La replica di Zanettin: Integrazione relazione sulla base di sentenza Corte Ue

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo di FI in Commissione Giustizia del Senato, Pierantonio Zanettin, noto per essersi speso molto sul tema delle intercettazioni (leggi qui).

“Nessun colpo di mano dell’ultimo minuto – ha replicato -. L’integrazione della Relazione si è resa necessaria perché la sentenza della Corte di Giustizia in tema di intercettazioni è recentissima, addirittura del 7 settembre scorso. E tale sentenza, come osservato dai commentatori più attenti sul piano giuridico, impone al legislatore del nostro
paese un supplemento di riflessione.

Ringrazio la presidente Bongiorno – ha poi detto -, la maggioranza e il senatore Scalfarotto che hanno condiviso con me un sacrosanto principio giuridico“.

Siracusano (FI): “Positivo ok a relazione su indagine conoscitiva”

In una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia ha espresso soddisfazione e sottolineato il lavoro dei relatori.

“È positiva l’approvazione da parte della commissione Giustizia del Senato della relazione presentata dal presidente Giulia Bongiorno a conclusione dell’indagine conoscitiva sulle intercettazioni – ha detto -.

È stato molto importante il lavoro fatto dai relatori Pierantonio Zanettin, di Forza Italia, e Giovanni Berrino, di Fratelli d’Italia, per giungere a questo risultato: rilevante, in modo particolare, l’iniziativa del senatore azzurro per inserire nel testo conclusivo la possibilità di rivisitare l’utilizzo dei trojan per indagini inerenti determinati reati.

Un primo passo, raggiunto tenendo conto anche delle sensibilità delle opposizioni, che consentirà al Parlamento di intervenire più efficacemente nei prossimi mesi per riformare e migliorare il sistema delle intercettazioni nel nostro Paese“, ha concluso la Siracusano.