Domani, venerdì 3 maggio, alle 11 a Brendola, in provincia di Vicenza, si terrà l’apertura dell’interconnessione della A4 Brescia-Padova con la SPV Superstrada Pedemontana Veneta.
Si tratta dell’ultimo passaggio delle opere che hanno reso transitabile l’intero tratto della SPV, 95 chilometri che attraversano le province di Vicenza e Treviso. Il costo complessivo dei lavori ammonta a oltre 2,3 miliardi di euro, compresi 1,5 miliardi da privati, 615 milioni dallo Stato e 300 dalla Regione Veneto.
Come è noto, sull’operazione il consigliere regionale del Pad Andrea Zanoni ha lanciato l'”allarme conti“: la Regione, infatti, paga a Sis (che ha costruito l’opera) un canone annuo di 300 milioni di euro in cambio dell’incasso dei pedaggi che però, al momento, sono irrisori se paragonati appunto al canone.
Dal canto suo, il governo regionale ha sostenuto che i contro si dovranno fare solo a opera completata, quindi dopo l’apertura dell’interconnessione della A4 con la SPV, e dunque con l’ipotizzato aumento dei veicoli in transito. L’obbiettivo per “pareggiare” i conti è di 21 mila veicoli medi al mese, ipotizzati pensando alla Pedemontana come alternativa all’A4, orami eccessivamente caricata da pesanti flussi di traffico.