Ritorno auto in corso Fogazzaro, Giovanni Rolando: dopo anni di ZTL Rucco non torni indietro

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Interpellanza di Rolando su Corso Fogazzaro, comitato Commercianti contro la sua apertura
Commercianti contro l'apertura di Corso Fogazzaro

Sindaco Rucco ci ripensi, scrive nella nota che pubblichiamo Giovanni Rolando, consigliere comunale di Vicenza per il Pd, introducendo la sua interpellanza sul ritorno delle auto in corso Fogazzaro. Non riuscirete mai a far girare all’indietro la ruota della storia, tutto il mondo moderno va nella direzione di favorire la mobilità sostenibile per i pedoni e ciclisti in centro storico delle città  e promuovere un efficace sistema di trasporto pubblico e lei va contromano. Perché?

Solo per poter dire che mantiene le promesse fatte a qualcuno in campagna elettorale? Dica piuttosto – chiede di fatto Rolando nella sua interpellanza – alla città quali sono gli obiettivi che secondo lei otterrà con questa operazione per il bene dei cittadini. Consideri inoltre che il sindaco è il primo responsabile della salute e sicurezza delle persone.

La sua – chiude Rolando prima dell’interpellanza – è una delibera anacronistica e controproducente: la ritiri. Cambiare idea è sintomo di intelligenza!

Interpellanza

Premesso che

Scopo dichiarato dell’Amministrazione del sindaco-presidente Rucco nel persistere a voler riaprire la ZTL in un tratto di corso Fogazzaro in pieno centro della città patrimonio mondiale Unesco, sarebbe “di animare e consentire lo sviluppo del centro storico perché in alcune sue parti il centro stesso si sta spegnendo e impoverendo per la progressiva chiusura di attività commerciali nella via tra le più importanti e storiche della Città Palladiana” ( nota scritta e letta in Aula consigliare dall’assessore alla viabilità).

la precedente Amministrazione Variati aveva provveduto con importanti lavori al rifacimento della pavimentazione stradale con i san pietrini e con interventi importanti dei portici;

la dichiarata volontà di poter invertire la tendenza alla chiusura delle attività commerciali nel tratto da contrà Busato a Cantarane (su un numero di 39 esercizi aperti, 19 sono quelli chiusi, non da oggi ) operando una marcia indietro nelle politiche della mobilità urbana, ritornando cioè alla circolazione dei veicoli dopo quattro anni di ZTL, appare non sostanziata dai dati né da una seria analisi di costi-benefici

CONSIDERATO

che tutto il mondo e tutte le città moderne vanno nella direzione di qualificare le vie più importanti del centro storico  attraverso attività specializzate e attività turistico-culturali che dimostrano di poter attrarre sempre più gente;

che se a Vicenza si fa il contrario, la conclusione è una sola: sei tu che vai contromano.

RILEVATO

che notizie dei media, carta stampata e quotidiani online, riportano che la Giunta comunale di Vicenza avrebbe assunto la decisione di tornare all’antico con l’occhio cioè rivolto al retrovisore anziché guardare avanti, deliberando dopo una specifica riunione, 14 febbraio, dei propri consiglieri della maggioranza politica, di avviare la fase della sperimentazione delle auto in corso Fogazzaro per la durata di sei mesi;

che per tale operazione si rende necessario una spesa preventivata per le casse comunali di 10/12mila euro, conteggio esplicitato dall’assessore, per l’allestimento delle nuove apparecchiature automatiche di regolazione del traffico e nuova segnalazione verticale e orizzontale.

Tutto ciò premesso il sottoscritto consigliere comunale

INTERPELLA

IL SINDACO, primo responsabile della salute dei cittadini e con delega alla Cultura e alla Sicurezza per conoscere:

–       I motivi per i quali l’Amministrazione ha adottato misure in controtendenza rispetto a tutte le moderne città  capoluogo italiane ed europee, anziché svolgere l’azione necessaria per promuovere e favorire maggiore frequentazione delle persone in Corso  Fogazzaro

–       Se e quali valori tecnici di riferimento in termini di inquinamento atmosferico e acustico siano stati considerati alla base della decisione e per una comparazione necessaria tra un prima e un dopo la fase della sperimentazione;

–       Se in una attenta analisi costi-benefici sono stati considerati e in che misura la qualità della vita e benessere dei cittadini residenti e per la sicurezza dell’utenza debole pedoni e ciclisti;

–       Quali iniziative non solo di carattere commerciale, bancarelle, mercatini etc. ma turistico- culturali abbia programmato l’Amministrazione dal suo insediamento avvenuto ormai nove mesi or sono e per l’avvenire;

–       Se non ritenga l’Amministrazione di procedere con solerzia alla ultimazione dei lavori di ristrutturazione di Porta S. Croce fermi oramai da troppo tempo pur in presenza di un avviato progetto finanziato dalla precedente amministrazione Variati.

Trattasi di un importante manufatto storico del secolo XIV che potrebbe così risorgere a nuova vita con mostre, convegni, attività culturali e sociali, tali da costituire, all’estremo ovest di corso Fogazzaro lungo la contrà di Porta S. Croce, un polo di attrazione per la vita sociale e culturale (oggi il manufatto appare giacente in stato di abbandono, con teli in plastica svolazzanti e lacerati e recinzione in legno che ne trasmettono un reale stato di degrado).

Si chiede  altresì al Sindaco se l’Amministrazione sia al corrente che la decisione di riaprire il traffico veicolare in corso Fogazzaro ha suscitato un nuovo più alto moto spontaneo e generale di reazione civica all’ideologia del credo al ritorno delle auto in centro storico.

E dunque se non intenda sottoporre, prima dell’avvio della c.d. sperimentazione la questione al vaglio di un referendum popolare pur previsto dallo Statuto comunale.

Interpellanza di Giovanni B. ROLANDO, consigliere comunale, componente V e IV Commissioni permanenti