Con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto nell’Area Verde di Sant’Elena in seguito all’abbattimento (ribaltamento della zolla radicale e danneggiamento radici) dei pini marittimi causato dal violento nubifragio della notte tra il 12 e 13 novembre scorsi, il Settore Verde pubblico del Comune di Venezia ha voluto precisare con un’apposita nota come si siano sviluppati gli eventi e l’intervento messo in atto dai tecnici comunali per arrivare al risultato ottenuto.
“L’intervento di ripristino della verticalità delle alberature è stato condotto attraverso una serie di operazioni con lo scopo di ridurre al minimo i danni alle radici strappate. Infatti, data la giovane età delle piante e l’esiguità delle dimensioni degli apparati radicali il tutoraggio è stato eseguito a 2 livelli – spiega il dirigente Mario Scattolin – Il primo ha previsto la posa di pali tutori a sostegno del fusto, la seconda la creazione di un ancoraggio a livello delle radici. Ciò si è reso necessario allo scopo di rendere minimi gli spostamenti della zolla e favorire l’ancoraggio delle nuove radici che saranno emesse dalla pianta. In alcuni casi sono stati posti dei tutori di sostegno dei fusti inclinati. Alla base delle piante è stato riposto del terriccio ricco di acidi umici per proteggere e favorire lo sviluppo delle radici. In totale – sottolinea – sono state trattate 19 pini Marittimi (Pinus pinea)”.
“Dalle informazioni assunte dagli operatori del verde – continua Scattolin – è risultato che le prime operazioni iniziali di raddrizzamento siano state effettuate dai cittadini, ai quali va il plauso per il pronto intervento e per aver dedicato il proprio tempo nel tentativo di salvaguardare un bene così prezioso per l’intera collettività. L’intervento, seppur apprezzato e sicuramente realizzato nell’emergenza, risultava, in sede di verifica, insufficiente. Per questo l’Amministrazione comunale e i tecnici del CSU sono intervenuti con una squadra di 7 operai per mettere in sicurezza le piante e tutti coloro che usufruiscono dell’area verde, ma soprattutto per compiere un intervento corretto dal punto di visto agrotecnico che favorisca il recupero radicale e il conseguente naturale consolidamento statico, con un investimento di oltre 5mila euro. Interventi simili sono stati effettuati anche ai Giardinetti reali e in quelli della Marinaressa. Chiediamo venia a tutti quei cittadini volenterosi che si sono prodigati per il pronto intervento – conclude il dirigente – nella nostra relazione di ieri sera abbiamo trasmesso al sindaco Brugnaro solo una nota tecnica dell’intervento, per questo non era a conoscenza di tutto quanto successo. Grazie alla leale collaborazione ora a Sant’Elena le alberature non solo sono state salvate, ma sono più tutelate in caso di nuove ondate di maltempo”.