Intesa Sanpaolo, utili top ai suoi azionisti: 3.45 mld di € che pagano gli azzerati di BPVi e Veneto Banca

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Banca Intesa Sanpaolo acquista a un euro lBPVi e Veneto Banca e incassa un super bonus
Banca Intesa Sanpaolo a cui sono state conferite le parti attive di BPVi e Veneto Banca in LCA

L’assegno più sostanzioso di lunedì 20 maggio per l’«ex-dividend date» è stato quello di Intesa Sanpaolo che ha distribuito agli azionisti 3,45 miliardi di euro: la metà dei titoli del Ftse Mib (fonte Il Sole 24 Ore) di 20 società su 40 del paniere hanno staccato la cedola agli azionisti per un monte dividendi complessivo di circa 11,5 miliardi di euro.

Escludendo quello di Fca, il primato del dividend yield spetta, quindi, a Intesa Sanpaolo (9,05%) seguita da vicino da Azimut Holding (del 7% circa considerando solo la parte cash della cedola). Ai prezzi attuali sfiora il 6% Unipolsai e si posizionano sopra il 5% Generali e la controllata Banca Generali.

E la cifra di 3,45 miliardi non vi ricorda nulla dei denari anticipati dallo Stato italiano per oltre 4.75 miliardi (altri ammennicoli miliardari a parte) che, mentre, “cedeva” a un euro le parti buone di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, poi, preleverà quei denari da quanto recuperato dalle due ex Popolari venete in Lca sottraendoli ai creditori, in primis gli ex azionisti risparmiatori?

È etica questa operazione ed è etico questo Stato che ruba ai poveri per dare ai ricchi?