Intesa Sanpaolo non deve rispondere delle perdite subite dagli azionisti e dagli obbligazionisti subordinati di Veneto Banca anche se i titoli sono stati collocati dalla sua controllata Banca Apulia.
Lo ha affermato la sezione Imprese del tribunale di Milano con una propria sentenza del 19 aprile, che ha respinto le richieste relative a investimenti in azioni e obbligazioni subordinate Veneto Banca effettuati tra il 2014 e il 2015 tramite, appunto, Banca Apulia.
Se ne è occupato Il Sole 24 Ore che riporta: “Il Tribunale ha affermato che l’estraneità di Intesa (quale banca cessionaria di determinati attivi e passivi di Veneto Banca e poi incorporante di Banca Apulia) è attestata dal contratto di cessione di giugno 2017, il quale esclude in ogni caso il trasferimento a Intesa Sanpaolo di qualsiasi responsabilità verso azionisti e obbligazionisti subordinati; in più il contratto e il decreto escludono anche il trasferimento a Intesa della responsabilità per contenziosi avviati da chicchessia, inclusi azionisti e obbligazionisti subordinati, dopo la cessione, per fatti precedenti alla stessa”.
Banca Apulia Spa. è stato uno dei quattro principali istituti di credito pugliesi, controllato dal 2017 da Intesa Sanpaolo dopo che essa ha acquisito Veneto Banca. Il 27 maggio 2019 diviene efficace la fusione per incorporazione in Intesa Sanpaolo Spa.