In un Paese dove i giocatori alle lotterie varie sono tanti, c’è poco da stupirsi che quelli che “investono” importi decisamente diversi da un “gratta e vinci” siano tanti? Sì, c’è da stupirsi, visto che le sollecitazioni a non affidarsi al primo venditore di “fontane di Trevi” sono tante e, non solo altrettanti tanti continuano ad affidare loro i risparmi, ma questi imbonitori continuano a crescere.
Inoltre, la cryptovaluta va di moda, con tanto di operatori commerciali e finanziari che si vantano di accettare questo tipo di pagamento a dimostrazione di una presunta modernità e fiuto negli affari.
La situazione è un diffuso baratro economico, umano e finanziario che si espande sempre più… con altrettanta espansione di vittime e delinquenti.
Non passa giorno che le cronache ci informano di questo o quell’altro truffatore incappato nelle deboli maglie dei controlli (1) al pari di quanto pompato da una pubblicistica incoraggiante.
Nei giorni scorsi è scesa in campo la presidente della Bce (banca centrale europea), Christine Lagarde: “le criptovalute non valgono nulla, non si basano su nulla, non hanno alcun asset sottostante che serva da ancoraggio di sicurezza”, dopo che la Commissione Ue ha preannunciato pesanti interventi regolatori in questa “terra di nessuno”.
Il mondo delle “crypto” si interseca con quello del “forex”, altrettanto popolato di truffatori di diverse risme che si rivolgono sempre a chi si azzarda oltre il “gratta e vinci”.
Facciamo di “tutta un erba un fascio”?
Sì, perché le differenze tra legale e truffa sono talmente labili (2), che non vale proprio la pena affrontare il rischio che ne deriva.
Per le “crypto” è meglio riparlarne quando la commissione Ue avrà varato i suoi regolamenti e gli Stati nazionali avranno recepito gli stessi… prima, e ora, è solo azzardo puro. Per il forex ci si può affidare solo a consulenti indipendenti di provata e nota fiducia, non consulenti finanziari generici (ché fanno solo gli interessi, a qualunque “truffa”) di chi paga loro lo stipendio.
1 – basta digitare “cryptovalute arresti” su Google e si è inondati di informazioni
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
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Fonte: Investimenti al buio. Cryptovalute e non solo. Aduc: quasi sempre truffe