Parte da Vicenza un’iniziativa per aiutare le piccole botteghe del Veneto ma anche di tutta Italia a risollevarsi non solo dall’emergenza Coronavirus ma dalle difficoltà che queste realtà stavano già affrontando negli ultimi anni per via della grande diffusione di centri commerciali e colossi dell’e-commerce.
Così cinque giovani studenti universitari di Vicenza e altre città d’Italia (presto potrebbero essere 8 e anche di più) con l’aiuto di qualche amico stanno cercando di fare la loro parte in questo momento. Iocomproacasa.it si occupa di mappare tutti i negozi che si stanno attrezzando per offrire il servizio di consegne.
#iocomproacasa è completamente gratuito, per tutti e nasce per aiutare i cittadini in questo particolare momento dove la responsabilità sociale è il valore principale da perseguire.
«Siamo partiti in due – ci spiega Enrico, uno dei due fondatori – entrambi studenti, io studio in H-Farm, (a Roncade, Treviso, n.d.r.), sto facendo una laurea triennale in digital management, mentre Nicolò sta frequentando la magistrale in Finanza alla Bocconi, abbiamo avuto quest’idea l’ultima volta che siamo riusciti a vederci di persona prima che bloccassero tutto. In queste due settimane poi l’abbiamo sviluppata e sabato 21 marzo l’abbiamo lanciata».
«La piattaforma – aggiunge – vuole mappare i negozi che offrono il servizio di spesa a domicilio in questo periodo, per aiutare le persone a non uscire di casa per evitare il contatto. Sta avendo un discreto successo, con 2 mila visualizzazioni in tre giorni. Noi cerchiamo di raccogliere tutte le segnalazioni di queste attività che stanno cominciando a offrire servizi per aiutare i cittadini a restare a casa, piccole attività, piccole botteghe, piccoli ristoranti e pizzerie. Vogliamo creare un portale facile da usare. Basta digitare il nome del paese, o il tipo di attività. Abbiamo anche un servizio, per i negozi che lo vogliono, che consente di ordinare direttamente dalla piattaforma».
«In questo primo momento dunque la piattaforma offre un servizio di informazione ma nella versione più avanzata offre anche la possibilità di un negozio virtuale. Una mappatura che parte principalmente dalla provincia di Vicenza, ma non esclude di aprirsi a tutto il territorio regionale e poi nazionale. Oggi abbiamo Reggio Calabria e Venezia, ma l’80% sono della provincia di Vicenza. La cosa bella, che ci fa piacere, è che anche come gruppo di lavoro stiamo crescendo di giorno in giorno, ovviamente sempre a distanza e senza mai incontrardci fisicamente, e anche i negozi sul nostro portale sono sempre di più».
«Il nostro sogno è portare avanti quest’idea anche dopo l’emergenza, per creare un portale delle piccole attività, dei piccoli commercianti. Amazon ha tutte le grandi firme, marchi, altri portali famosi come Delivery, Defood, pizzerie, ristoranti, etc., poi c’è tutto un mercato, molto ampio in Veneto, di piccole botteghe, macellerie, che secondo noi potenzialmente avrebbero mercato anche a livello internazionale, su internet. Se riuscissimo a mettere dentro il nostro portale il macellaio di Valli del Pasubio che produce una sopressa buonissima, noi potremmo gestire per lui tutta la parte di vendita online».
«La nostra idea è proprio quella di aiutare queste piccole attività, con prodotti di qualità. Il grosso problema tra l’altro è che i titolari di queste attività non hanno le competenze di web marketing, e nessuno li aiuta, a differenza delle grandi firme. È un servizio che andrebbe ad aiutare una fascia di popolazione da cui noi proveniamo e che fa parte del nostro territorio, ci rende orgogliosi.
L’articolo #Iocomproacasa, nell’emergenza e oltre: la start up vicentina per le piccole botteghe proviene da L’altra Vicenza.