Nei giorni scorsi – spiega un comunicato dell’IPAB Chiampo – a seguito di un comunicato stampa del sindacato Cub – pubblico impiego, sono apparse diverse notizie nella stampa locale nelle quali viene denunciata una situazione di mancanza di assistenza agli ospiti nell’IPAB di Chiampo, per la carenza di operatori ed infermieri.
Una notizia senza dubbio allarmistica, che getta nello sconforto quanti quotidianamente si impegnano proprio nell’assistenza dei malati. Riteniamo sia opportuno guardare alla realtà, cercando di essere obiettivi e cercando di ragionare costruttivamente su un mondo tanto particolare quanto delicato come quello dell’assistenza agli anziani ed alle persone con difficoltà.
“Condivido con forza – dichiara il presidente dell’Ipab di Chiampo, Alessandro Tonin– l’allarme lanciato da Roberto Volpe, Presidente dell’unione regionale che raggruppa tutte le case di riposo, su Il Giornale di Vicenza lo scorso 26 giugno. L’articolo-intervista titolava “Dramma anziani, non si trovano assistenti”.
Aggiungerei anche infermieri. Quella del presidente è un’analisi lucida e obiettiva sulla vera emergenza legata al mondo degli anziani non autosufficienti, ovvero la carenza di personale. Un grido di allarme rivolto alle istituzioni ed a tutta la società per affrontare una situazione sempre più difficile.
Anche a Chiampo si avvertono queste problematiche, comuni a tutte le strutture del Veneto ma, vorrei precisare, non certo nelle dimensioni e nella gravità segnalate dal Comunicato del Cub. Nell’ultimo anno sono passati ad altro lavoro, in particolare per assunzioni in ospedale (dove vi sono contratti, carichi di lavoro e retribuzioni migliori), 5 infermieri. Due sono stati già sostituiti mentre per gli altri 3 sono in corso di definizione le procedure per la copertura dei posti. Quindi sono 3 le persone attualmente mancanti e non 15 come riportato nel comunicato.
3 persone sulle 88 attualmente in organico presso la nostra struttura che rispetta ampiamente gli standard normativi previsti. Grazie quindi al lavoro dei nostri 15 infermieri, 68 operatori, 2 educatori, 3 fisioterapisti, 2 medici, 2 assistenti sociali e 1 psicologa è stata sempre garantita un’ottima qualità del servizio e tutta l’assistenza necessaria. E questo
confortati anche dalla vicinanza dei molti familiari che ci ringraziano per l’attività e per il sostegno.
Ritengo –continua Tonin- che il comunicato diffuso da un sindacato minoritario, al quale sono iscritti pochi dipendenti dell’Ipab di Chiampo, non corrisponda alla realtà e danneggi l’immagine di una struttura efficiente ed attiva sul territorio, creando ingiustificato allarme e preoccupazioni fra la cittadinanza del territorio che fa riferimento a questa struttura.
Prova ne sia il fatto che dagli stessi infermieri abbiamo raccolto parole di dissociazione dalla presa di posizione del Cub. Questo ci dà la forza di andare avanti per il bene della struttura, dei suoi ospiti di oggi e di domani. Per il bene non solo dei 112 ospiti presenti nella struttura –conclude Tonin- ma anche dei 14 che vivono nei nostri appartamenti, dei 14 che frequentano il centro diurno e delle centinaia di persone che hanno usufruito e che usufruiscono dell’assistenza domiciliare”.