“C’è un filo comune che lega i problemi di bilancio di IPAB (che molto concretamente significa anche meno posti letto, meno assistenza e meno cura alla nostra comunità), con i conti appesantiti da oltre 1 milione di euro di costi aggiuntivi per l’energia; la scelta del Comune di Vicenza di aumentare di 5 milioni di euro la voce di bilancio sulle proprie utenze; e i problemi di siccità che iniziano a prospettarsi drammatici per il territorio, l’agricoltura, gli stessi cittadini. E questo filo comune è l’inazione della giunta Rucco e in generale del mondo che a lui fa riferimento. Troppo pochi gli investimenti strutturali che avrebbero potuto correggere i fenomeni in atto: e il costo dell’immobilismo lo pagano come al solito i cittadini”. Lo dice il consigliere comunale di Vinòva Ennio Tosetto.
“Basta guardarsi attorno: gran parte delle città più avanzate – proseguono i consiglieri comunali di Da Adesso in Poi Giovanni Selmo e Sandro Pupillo – ha promosso o fatto direttamente investimenti importanti negli ultimi anni e persino negli ultimi mesi, dopo lo scoppio della guerra ucraina, un anno fa. Proprio per diminuire l’impatto del rincaro energetico. Aumentando le fonti rinnovabili in misura importante, come raccontano i rapporti di Legambiente e di altri osservatori. Favorendo l’autoproduzione di energia pulita, che fa bene all’ambiente ma anche ai bilanci pubblici. Idem sul fronte della carenza d’acqua: un fenomeno che sta peggiorando negli anni. Il territorio vicentino ha migliorato i dati sulla cosiddetta “dispersione idrica”, ma ancora non basta: il 21% dell’acqua trasportata dagli acquedotti vicentini non arriva al rubinetto (dato Ecosistema Urbano 2022,Sole 24 Ore). Oltre un quinto di tutta la nostra acqua si perde per strada. L’amministrazione Rucco è stata inerte, passiva: su questi come su tanti altri fronti. Rinunciando all’opportunità storica, o cogliendola in misura troppo blanda, di investire su energia, rinnovabili, acqua pubblica. Questi sono i risultati”.