Ipab, un altro decesso al “Trento” nel reparto 6 colpito dal Coronavirus. Il report sul controllo ospiti e operatori RSA del Veneto

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Ipab di Vicenza
Ipab di Vicenza

Alla Residenza Ipab “O.Trento” è deceduta martedì notte una delle ospiti del reparto 6, nell’ambito del quale si sono registrati i casi di positività al coronavirus. Si tratta di una signora 80enne il cui stato di salute era in precarie condizioni da tempo a causa di pregresse patologie ed era per questo motivo in fase di “accompagnamento”.

Di seguito il report sul controllo ospiti e operatori nelle RSA del Veneto e l’attività delle squadre USCA.

STATO DELL’ARTE DELL’ATTIVAZIONE

UNITÀ SPECIALI DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE (USCA)

Aggiornato al 03/05/2020

A seguito dell’avviso pubblicato alla data del 29/04/2020, del numero effettivo di pazienti positivi COVID da seguire ed anche delle distanze di percorrenza per andare al domicilio di questi, sono state raccolte le seguenti disponibilità:

Medici di Continuità Assistenziale

Titolari/sostituti

Corsisti della Scuola di medicina generale del Veneto

Laureati e abilitati

121

45

345

511

La strategia del Veneto è stata però anche quella di coinvolgere a pieno titolo nelle USCA i MMG delle Medicine di Gruppo Integrate che si stanno organizzando per seguire i propri pazienti COVID direttamente a domicilio.

Al 03/05/2020 risultano attivate 48 U.S.C.A. (n. 41 USCA – n. 1 USCA-RSA – n. 6 MICROTEAM)

N. UNITÀ SPECIALI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE ATTIVATE

N. MEDICI

di cui
MMG IN MGI

N. PAZIENTI COVID-19 IN CARICO U.S.C.A.

di cui

N. PAZIENTI IN RSA

41 USCA

192

0

1.660

596

1 USCA-RSA

4

0

179

179

6 MICRO TEAM

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.

Totale pazienti in carico: 1.839

Grafico 2 – % di U.S.C.A. attivate che svolgono attività (triage, attività domiciliare, attività domiciliare con somministrazione farmaci, altro)

Con riferimento alle n. 48 U.S.C.A. attive al 03/05/2020, si rileva che:

  • il 77% svolge attività di Triage;

  • il 65% svolge attività domiciliare;

  • il 38% svolge attività domiciliare con somministrazione farmaci (idrossiclorochina, terapia a domicilio);

  • il 50% altro:

    • Esecuzione tamponi a domicilio e in CSA e incontro con i medici per accordi su gestione pazienti COVID-19 positivi;

    • Attività di formazione sull’utilizzo di DPI, sui protocolli di presa in carico dei pazienti COVID;

    • Sopralluogo ai Centri Servizi per condivisione protocolli di intervento su ospiti positivi;

    • Consulenze infettivologiche.


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