Ipab Vicenza in difficoltà per le bollette Agsm-Aim, aumentano le rette. Rolando: “Ulss Berica unica ad aumentare anche i punteggi”

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Ipab Vicenza

Le residenze per anziani non autosufficienti Salvi, Trento e Monte Crocetta gestite dall’Ipab di Vicenza devono fare i conti con le bollette di luce e gas. Il presidente Ermanno Angonese il 18 aprile scorso ha scritto una lettera ad Agsm-Aim per chiedere la sospensione temporanea del pagamento delle bollette, come riportato oggi dal Corriere del Veneto. Colpa dell’aumento del costo dell’energia post pandemia e nemmeno la rateizzazione sembra più sufficiente per non appesantire il bilancio dell’Ipab.

Con la presente si chiede cortesemente – è scritto nel testo della lettera di Angonese – una sospensione temporanea dei pagamenti senza addebito di interessi, se possibile per circa sei mesi, delle utenze intestate all’ente per l’attività assistenziale. Tale richiesta è motivata dall’incremento esponenziale dei costi energetici dell’ultimo anno e dalla forte criticità dei flussi finanziari innescata di conseguenza”.

A gennaio 2023 era già arrivato anche un aumento delle rette di tre euro e il cda dell’Ente pubblico aveva ipotizzato un ulteriore incremento sempre nel corso del 2023, proprio per far fronte ai costi energetici, se Agsm-Aim non concederà la sospensione dei pagamenti.

“Altro problema ancora più grande – è il commento dell’ex presidente Ipab Vicenza con l’amministrazione Variati, Gianni Rolandoè costituito dal fatto che l’Ulss 8 Berica, unica nel Veneto, ha aumentato il punteggio d’accesso nelle Rsa, con la quota sanitaria regionale passata da 60 ad 80 punti”.

“Significa – conclude Rolando – che fino ad 80 punti le famiglie si devono arrangiare, ed ovviamente vengono caricati i bilanci dei Comuni nei casi in cui le famiglie non potessero farcela. Di male in peggio”.