Ipab Vicenza, presidente Variati a ViPiù del 5 aprile: RSA rimane al Laghetto col project financing. Grazie e risponda anche al… 6 e 8 aprile

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Giacomo Possamai presenta il nuovo presidente di Ipab Vicenza Achille Variati
Giacomo Possamai e il presidente di Ipab Vicenza Achille Variati

Egregio direttore, rispondo in merito al servizio riportato dalla sua testata on-line in data 5 aprile, a sua firma, titolato: “Ipab di Vicenza: 3.300 euro al mese per una novantenne gravemente non autosufficiente e l’ombra di nuovi ritardi per la struttura al Laghetto” (ore 20.52 di sabato 5 aprile, articolo subito a lui inviato ndd).

Con riferimento al caso da lei riportato di “una donna ultra novantenne gravemente non autosufficiente che si sarebbe visto negato il posto in convenzione in RSA cui avrebbe diritto per mancanza di impegnative e l’unica alternativa proposta da Ipab Vicenza è una retta da oltre 3.300 euro”, è noto che con l’applicazione della DGRV 465/2024 il sistema di accoglimento degli ospiti presso le strutture residenziali per anziani è stato modificato.

La DGRV ha assegnato un budget alle singole case di riposo che definisce indirettamente ogni giorno il numero di persone che possono essere accolte con contributo regionale presso la singola residenza. La normativa prevede che non si possa sforare il budget assegnato e richiede una rendicontazione mensile dell’andamento dell’utilizzo del budget stesso.

Non è purtroppo possibile per Ipab di Vicenza modificare in alcun modo le regole regionali di accoglimento.

Avendo a cuore i nostri anziani, abbiamo in varie occasioni evidenziato alla Regione e all’Aulss 8 Berica, la necessità di alcuni chiarimenti sul nuovo sistema di accoglienza.

Il 24 marzo scorso è stata approvata una nuova DGR (N. 309/2025) che sembra intervenire nuovamente nella gestione del budget.  Siamo in attesa di un incontro nel merito con l’Azienda Aulss 8, che dovrebbe avvenire a breve.

Nel frattempo, con la famiglia si è concordato di inserire la signora in una delle nostre strutture per il momento come privata in attesa di impegnativa.

Per quanto riguarda, invece, la struttura di Laghetto, della quale, secondo quanto da lei riportato, cito testualmente: “…si parla – sottovoce – di nuove ipotesi di localizzazione. Voci sempre più insistenti, secondo cui l’area del Laghetto potrebbe non essere più considerata idonea. Si sussurra di pressioni da parte di residenti contrari all’arrivo di 120 anziani e del relativo “traffico” di parenti, operatori, fornitori”, la rassicuro sul fatto che non vi è alcuna valutazione in atto su nuovi siti alternativi.

Pertanto, la rimando agli esiti dell’incontro svoltosi a palazzo Trissino il 7 marzo scorso, tra il sottoscritto, l’assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin e il sindaco Giacomo Possamai, nel corso del quale è stato rinnovato l’Accordo di Programma del 2015 concordato tra le parti. Tale accordo, conferma la realizzazione di una struttura per 120 posti per anziani non autosufficienti a Laghetto, da realizzarsi in parte con il finanziamento regionale della Regione Veneto per un importo complessivo di 5.800.000 €, di cui a fondo perduto 1.700.000€, e il restante attraverso una procedura di project financing in considerazione del fatto che Ipab di Vicenza non ha la possibilità di recuperare le necessarie risorse finanziarie richieste.

Cordiali saluti.

Il Presidente

Achille Variati


Ringraziamo, intanto, della sua risposta l’attuale presidente dell’Ipab di Vicenza Achille Variati, che, nel confermarci quanto da noi scritto sul caso simbolo delle difficoltà delle persone anziane non autosufficienti e delle loro famiglie nel trovare una sistemazione gestibile in base alle carenze di finanziamento insite nella DGRV (deliberazione della Giunta Regionale del Veneto) che come noi ha correttamente citato.

Noi stessi avevamo dato atto al presidente Variati che “ci risulta si sia speso per trovare una sistemazione, sia pure a peso d’oro, all’anziana…”,  cosa anche questa che ci conferma di aver fatto nell’ambito dei limiti in cui opera l’ente da lui presieduto, legati ai finanziamenti regionali, insufficienti per noi e per chi affronta queste problematiche.

Ma al presidente rinnoviamo l’invito, esplicito se non fosse bastato quello implicito nel nostro articolo, a non limitarsi, cosa burocraticamente corretta, ad evidenziare “alla Regione e all’Aulss 8 Berica, la necessità di alcuni chiarimenti sul nuovo sistema di accoglienza” ma, da avveduto politico attento ai bisogni reali dei cittadini che gravitano su quella e altre Rsa, a sollecitarne il miglioramento.

Detto questo prendiamo atto della sua rassicurazione “sul fatto che non vi è alcuna valutazione in atto su nuovi siti alternativi” e, quindi, sull’assenza, per lo meno ufficiale, di ipotesi, che però non escludono pressioni, del tipo NIMBY (Not In My Back Yard, cioè “fate la Rsa ma non dover siamo noi”, ndr).

Ma, dissolto da Variati il problema della localizzazione, i nostri ulteriori dubbi/appunti, che, badi bene il presidente, sono da noi raccolti presso parte dei cittadini, si sono concentrati il 6 aprile e stanotte all’alba (si lavoriamo anche di notte…), soprattutto, sulla scelta di non costruire con criteri moderni e sostenibili una nuova RSA al Laghetto ma di pensare ad improbabili (visti i flop decennali precedenti), più lunghe e forse anche più costose sistemazioni presso edifici in degrado, come, ad esempio, quello dell’ex istituto Psichiatrico del Laghetto, suggerito dall’ex consigliere regionale Ciro Asproso, sempre politicamente e civicamente attivo.

Dulcis (o amaro) in fundo Asproso e chi vi scrive, personalmente ed anche ascoltando chi dei project financing ha solo ricordi a dir poco pessimi, siamo d’accordo che il presidente dell’Ipab di Vicenza, che non avrà ancora letto cosa ho scritto stamattina all’1.08 “non attivi il politico tra i più esperti e apprezzati di Vicenza un project che, lo dimostrano la vecchia storia dell’Ospedale di Santorso e la nuova della Pedemontana Veneta, spesso, dopo lunghissimi tempi di gestazione, diventa spreco pubblico, ma “si danni”, in senso positivo, per trovare quanto prima i 7 milioni che mancano per la struttura pensata al Laghetto e magari qualche milione in più per realizzarla nel modo meno impattante possibile. È difficile? Certo, ma perciò lo chiediamo a Variati, attuate presidente dell’Ipab di Vicenza…”.

Ecco, presidente, visto che ha letto il nostro articolo del 5 aprile e ne ha tratto le considerazioni precedenti, integralmente pubblicate, in buona parte da noi apprezzate e di cui, nello spirito dello smarrito confronto civile tra le opinioni per il superiore “bene comune”, la ringraziamo, legga anche, se non lo ha già fatto visto che glieli ho subito inviati, gli artcicoli “Ipab di Vicenza: 3.300€ per 90enne e nuova RSA al Laghetto! Ciro Asproso: più impegnative residenzialità e recuperare ex Istituto psichiatrico” (ore 17.08 del 6 aprile, domenica, lavorativa per noi) e “Ipab di Vicenza, Asproso e ViPiù sul dilemma tra nuova Rsa al Laghetto e recupero ex Psichiatrico col project financing. Variati, dicci di no!” (ore 1.08 di stamattina, 8 aprile).

Se avrà tempo, so che è attento, faccia le sue riflessioni e, se vuole e può, ce le comunichi.

Saremo in ogni caso onorati di riceverle e, come compete alla stampa indipendente, di farle conoscere ai lettori.

Ovviamente dove ci saremo sbagliati, ci… corrigerà.