Ipab vicenza, una situazione che necessità chiarimenti tra aumento della retta, riduzione del personale, chiusura di reparti e mancata programmazione e, come se non bastasse, la legge regionale di riforma del settore è sempre ferma nei cassetti.
Il tema è stato posto all’attenzione dell’amministrazione comunale di Vicenza dal consigliere del Partito democratico Giovanni Rolando, in qualità di componente della commissione Servizi alla popolazione e sanità sociale.
“Serve una maggior programmazione – dice il consigliere dem – per ovviare alla carenza di personale medico ed infermieristico” perché “limiti e carenze si riflettono negativamente nell’attività di assistenza e accudimento degli anziani delle Case di riposo. Mettendo in rilievo perdite di bilancio, come accade in Ipab Vicenza nell’ultimo bilancio di previsione approvato dal Cda in data 28 Febbraio 2023”, e bisogna anche considerare “l’aggravio dei costi energetici e delle derrate alimentari”.
Muovendo da queste considerazioni Rolando chiede dunque al sindaco o all’assessorato di competenza del Comune di Vicenza di sapere se è vero che “la retta presso le strutture Ipab di Vicenza sono aumentate fino a 1095 euro all’anno” e se il governo cittadino ha adottato iniziative nei confronti delle istituzioni responsabili per ottenere sostegni in favore degli anziani.
Rolando chiede inoltre di sapere quali sono i motivi “per cui i Centri Diurni Bachelet e Ottavio Trento, la cui titolarità compete ad Ipark-Ipab, risulterebbero chiusi, e quando verranno riaperti alla normale attività di accoglimento delle persone ospiti”.
Dopo aver chiesto di interessarsi della legge regionale di riforma delle Ipab, il consigliere del Pd chiede “se Ipab Vicenza – ULSS 8 Berica continua ad avvalersi di personale con incarichi di vertice, direzione generale ad interim con altra Casa di Riposo vicentina, la Muzan R.S.A. del Comune di Malo dell’ULSS 7 Pedemontana”.